Cronaca

Carne di cavallo ritirata in Svizzera

Animali maltrattati negli allevamenti di alcuni paesi

  • 20 febbraio 2013, 16:31
  • 1 settembre 2023, 16:42
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Hanno suscitato immediate reazioni le immagini diffuse ieri sera a Kassensturz, trasmissione della televisione svizzerotedesca dedicata ai consumatori: vi si vedevano i maltrattamenti a cui sono sottoposti i cavalli destinati alla macellazione in Canada, Argentina, Stati Uniti e Messico, paesi di provenienza della grande maggioranza della carne equina venduta in Svizzera. Tutte le grandi catene di distribuzione (Migros, Coop, Volg, Spar, Denner, Aldi e Lidl) erano già informate la scorsa settimana e hanno già deciso di ritirare dagli scaffali i prodotti provenienti dai paesi incriminati, come bistecche e mostbröckli, fino a quando non saranno stati chiariti i fatti.

Questo benché il maggiore importatore, in un comunicato, abbia assicurato il rispetto di tutte le norme.

La Migros fa eccezione

Solo la Migros vende ancora carne canadese, benché ritenga "inaccettabili" i casi descritti nei filmati girati dalla federazione per la protezione degli animali di Zurigo e che chiamano in causa anche gli allevamenti Bouvry, da cui si rifornisce. Un accordo con il fornitore prevede infatti una serie di obblighi relativi al trattamento degli equini e al loro trasporto. In occasione dell'ultima verifica, nel 2012, tutto era risultato in ordine, ma ne verranno condotte delle altre. Nel frattempo, non sono più in vendita soltanto prodotti come quelli di salumeria e la fondue chinoise di cavallo (con carne argentina).

Pure alla Coop sono stati ritirati in particolare degli affettati. La carne fresca proviene invece da Francia e Polonia, dove gli standard europei vengono rispettati. Rimane quindi in vendita.

Animali feriti e picchiati

Nell'inchiesta della federazione per la protezione degli animali zurighese, si vedono cavalli privi di cure, ammalati o feriti a terra. Appare problematica anche la fase di trasporto: botte per far salire gli equini sui camion, poi viaggi anche di 15 ore senza mangiare né bere, prima di essere uccisi.

Come è nata l'inchiesta

York Ditfurth ha spiegato che le indagini sui maltrattamenti sono iniziate circa un anno fa. Quindi non hanno nulla a che vedere con l'attuale scandalo delle lasagne alla carne equina non dichiarata. Tutto è partito da un precedente rapporto presentato l'anno scorso, dal titolo "Quando le sovvenzioni uccidono", nel quale gli animalisti riferivano che quasi la metà dei puledri della razza Franches-Montagnes (o Freiberg) vengono macellati, mentre la Confederazione spende milioni per sovvenzionare il mantenimento dell'ultimo cavallo originario svizzero. Nell'ambito delle ricerche per questo dossier era emerso che meno del 10% del cavallo che troviamo nei nostri piatti è di produzione indigena. Così è nata l'idea di andare a vedere cosa succedeva nei maggiori paesi di provenienza: Stati Uniti, Canada, Messico e Argentina.

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  • RG 12.30 Il servizio di Alan Crameri

    RSI Cronaca 20.02.2013, 17:22

  • RG 12.30 Il servizio di Alan Crameri

    RSI Cronaca 20.02.2013, 17:22

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