Natura e Animali

Il fascino della bioluminescenza

In una foresta zurighese è stato scoperto un fungo bioluminescente. Facciamo luce su un fenomeno che in natura è piuttosto frequente

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Fungo bioluminescente

Mycena illuminans è un esempio di fungo bioluminescente appartenente allo stesso genere del fungo scoperto a Zurigo

  • IMAGO
Di: Christian Bernasconi/red. giardino di Albert  

Non è necessario viaggiare in luoghi esotici per osservare dei funghi luminescenti. Due artisti e una ricercatrice del WSL ne hanno recentemente trovato uno - Mycena crocata - in una foresta nei pressi del quartiere zurighese di Albisrieden. Se da un lato non è la prima specie di fungo luminoso osservato in Svizzera, la scoperta rappresenta una novità perché finora M. crocata non era mai stata descritta come bioluminescente.

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Funghi bioluminescenti scoperti a Zurigo

Tempo reale (Rete uno) - con Giuditta Wiesendanger e Elisa Manca 10.01.2025, 16:00

La bioluminescenza è la capacità di alcuni esseri viventi di emettere luce grazie a naturali reazioni chimiche. Questo tipo di luce, come ad esempio quella che ci fa sognare quando osserviamo le lucciole in estate, è infatti uno dei prodotti risultanti dall’ossidazione di piccole molecole, che prendono il nome di luciferine (in latino lucifer significa proprio “portatore/portatrice di luce”). Si tratta di vere e proprie reazioni chimiche, catalizzate da specifici enzimi. Se da un lato questi processi sono noti, la comunità scientifica ritiene che molte delle reazioni in grado di produrre bioluminescenza debbano ancora essere scoperte e l’argomento potrebbe rivelare molte altre sorprese in futuro.

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Cos’è la bioluminescenza?

RSI Info 27.09.2023, 15:00

Ogni specie usa la luce per diverse ragioni. Alcuni animali emettono luce per difesa, per intimidire un predatore o per mimetizzarsi nell’ambiente. La bioluminescenza può essere utilizzata per l’attacco, per attrarre una preda o per confonderla e renderla più vulnerabile. Alcuni animali la usano pure per comunicare: è il caso delle lucciole, per le quali i segnali luminosi sono fondamentali per la riproduzione. La maggior parte degli esseri viventi bioluminescenti producono luce in maniera autonoma, mentre altri approfittano della luce emessa da batteri luminescenti con cui vivono in simbiosi.

Le specie che riescono a fare luce sono molto numerose. Tra gli organismi marini troviamo innanzitutto molti batteri, la cui particolarità è quella di iniziare a emettere luce solo quando raggiungono elevate concentrazioni in un determinato spazio e, quando lo fanno, emettono una luce continua in grado di dare vita a spettacolari fenomeni marini come i milky seas, i “mari di latte”, le enormi superfici luminose rilevabili addirittura dallo spazio e oggetto di numerosi studi da parte degli scienziati.

Mare luminescenza

Mare bioluminescente in Australia

  • IMAGO / Depositphotos

Ci sono poi delle piccole alghe che fanno parte del fitoplancton, i dinoflagellati, e minuscoli protozoi dallo scheletro siliceo chiamati radiolari. Altri animali luminescenti sono presenti tra gli ctenofori e gli cnidari, di cui fanno parte i coralli, gli anemoni e le meduse. La lista è davvero lunghissima perché continua con vermi, polpi e calamari, tra cui lo splendido Watasenia scintillans.

Ma la bioluminescenza non è solo un affare marino: sulla terraferma, infatti, troviamo altre specie luminescenti. Oltre a certi funghi, alle lucciole e ad alcuni millepiedi, ad esempio, è pure presente nei lombrichi terrestri, così come in altri particolari vermi capaci di creare luce in certe caverne in Nuova Zelanda, rendendo la volta della grotta simile ad un cielo notturno stellato.

La bioluminescenza – da non confondere con la fluorescenza e la fosforescenza - non ha solo un fascino particolare, bensì potrebbe rivelarsi molto utile per noi esseri umani. Quanto sarebbe diverso poter illuminare le città a costo zero e con una nuova fonte energetica del tutto naturale?

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Un’illuminazione pubblica sostenibile grazie alla bioluminescenza

Giardino di Albert 15.10.2023, 18:10

Alcuni gruppi di ricerca stanno lavorando da anni su dei batteri marini in grado di produrre luce, che possono essere impiegati ad esempio per rivoluzionare l’illuminazione pubblica delle città. Un progetto concreto è stato lanciato all’inizio del 2023 in una città francese e i primi risultati sono molto promettenti!

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Fluorescenza, fosforescenza e bioluminescenza: cosa cambia?

Giardino di Albert - Cesare Bernasconi 20.11.2016, 18:10

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