Svizzera

Basilea: clinica psichiatrica nella bufera

Dopo l’omicidio di giovedì un’inchiesta esterna dovrà stabilire come sia stato possibile che un paziente con gravi turbe e alto rischio di recidiva sia stato lasciato passeggiare da solo

  • Ieri, 22:20
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Clinica psichiatrica Basilea

La clinica psichiatrica universitaria di Basilea

  • KEYSTONE
Di: ats

Sarà una inchiesta esterna a stabilire quanto è successo nella clinica psichiatrica universitaria (UPK) di Basilea, dopo che un paziente della struttura giovedì ha ucciso una donna di 75 anni durante una passeggiata senza accompagnatore.

Ma anche prima delle conclusioni dell’indagine, è evidente la costernazione tra i dirigenti: “L’obbiettivo è che cose del genere non si ripetano. Ma solo dopo l’indagine si potrà dire se tutto sia andato o meno secondo le norme”, afferma la responsabile della sicurezza Stephanie Eymann.

Il capo del dipartimento alla salute di Basilea città, Lukas Engelberger, mette già le mani avanti: “se il forte sospetto dovesse essere confermato, significherebbe che non siamo stati in grado di fare fronte alle nostre responsabilità. Me ne rammarico”.

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L’indagine potrebbe essere affidata ad altri istituti psichiatrici svizzeri, ma prima l’UPK condurrà una inchiesta interna, durante la quale non saranno fornite informazioni.

Il sospetto soffre di schizofrenia paranoide e turbe della personalità. Nel 2005 durante una crisi aveva attaccato suo fratello ed era stato ricoverato. Nel 2014 era scappato dalla clinica e aveva ucciso due donne. Per questo nel 2015 ne era stato disposto l’internamento giudiziario. La perizia psichiatrica dell’epoca affermava che senza cure c’era un alto rischio di recidiva.

Le misure erano state alleggerite a partire dal 2017, prima con delle uscite accompagnate negli spazi della clinica e poi con passeggiate all’esterno. Sono dodici le persone con una diagnosi di tale gravità a Basilea attualmente. Ogni allentamento delle misure di sorveglianza nei loro confronti viene prima valutato da una commissione composta da 3 o 4 medici che valutano il rischio. L’uomo aveva già beneficiato di uscite non accompagnate in passato.

Quanto è avvenuto ha sconvolto nel profondo tutta l’equipe medica, ha detto il direttore della clinica, Michael Rolaz. Il magistrato ha disposto la sospensione di tutte le uscite almeno fino a martedì prossimo.

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