Benoît Carcenat, chef di origine francese del Valrose di Rougemont, nelle Alpi vodesi, è il cuoco dell'anno per la nuova edizione di GaultMillau Svizzera, che recensisce 870 ristoranti. Ottiene 18 punti su 20. Allievo di grandi nomi come Joël Robuchon, Thierry Marx e Christian Parra, ha lavorato per 10 anni anche sotto Benoît Violier all'Hôtel de Ville di Crissier, uno dei quattro "tre stelle Michelin" elvetici.
Quest'ultimo - ora gestito da Franck Giovannini - figura naturalmente anche nel ristretto club dei sei locali con 19 punti nella guida edita da Ringier Axel Springer, accanto agli chef Philippe Chevrier a Satigny, Andreas Caminada a Fürstenau, Tanja Grandits e Peter Knogl a Basilea e Heiko Nieder a Zurigo. Scompare dalla lista il neo pensionato Bernard Ravet.
GaultMillau rende omaggio anche a due scoperte e quattro "promossi dell'anno". Fra questi ultimi, con 18 punti, anche Marco Campanella: il suo La Brezza ad Ascona ha appena ottenuto anche la seconda stella.
Guida Michelin: in Svizzera per la prima volta un ristorante vegano conquista una stella
SEIDISERA 17.10.2022, 18:41
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