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Ecco la mappa dettagliata del voto sulle vie ciclabili (Controprogetto diretto all’«iniziativa per la bici»):
(APRI IN UNA NUOVA FINESTRA) — (da RTSinfo)
Ecco la mappa dettagliata del voto sull’iniziativa popolare «Per alimenti equi»:
(APRI IN UNA NUOVA FINESTRA) — (da RTSinfo)
Ecco la mappa dettagliata del voto sull’iniziativa popolare «Per la sovranità alimentare»:
(APRI IN UNA NUOVA FINESTRA) — (da RTSinfo)
I cittadini di Morat e del piccolo comune bernese di Clavaleyres hanno accettato domenica (con rispettivamente il 92,4% e l’82,4% di pareri favorevoli) una fusione che porterà il secondo a diventare friburghese. Non subito, però, perché il cambio di cantone, una rarità in Svizzera, richiederà un concordato intercantonale.
Oltre ad essere la più grande città svizzera, con oltre 425’000 abitanti, Zurigo rimane l’unico comune a contare 9 rappresentanti nell’Esecutivo. Un’iniziativa che voleva ridurre i municipali a 7 è stata respinta alle urne con il 61,8% di voti contrari. A titolo di paragone, nel 2004 Berna era passata da 7 a 5 membri.
Gli zurighesi hanno respinto con più dell’80% di voti tre iniziative a livello cantonale. Una voleva ridurre di tre quarti una nuova linea di tram nella valle della Limmat, in costruzione fino a Spreitenbach, in Argovia, e che sarà pronta fra un anno.
La seconda avrebbe bandito i cacciatori, sostituendo la pratica venatoria di milizia con guardacaccia professionisti finanziati dallo Stato e soli abilitati a gestire gli animali selvatici.
La terza chiedeva aiuti finanziari per la produzione cinematografica e di videogiochi. La partecipazione al voto oscilla nei tre casi fra il 39,3 e il 39,7%. L’esito corrisponde alle raccomandazioni delle autorità.
Massiccio “no” a Zurigo ad un’iniziativa che avrebbe di fatto messo fine alla pratica venatoria nel cantone. Gli elettori hanno respinto con quasi l’84% di voti contrari un’iniziativa volta a sostituire i cacciatori “di milizia” con guardiacaccia remunerati dallo Stato, che sarebbero divenuti i soli abilitati a gestire le popolazioni di animali selvatici.
La bocciatura dell’iniziativa per alimenti equi non sorprende la consigliera nazionale ecologista Adèle Thorens, secondo la quale il buon inizio dei sondaggi significa che la popolazione è favorevole al principio. Decisivo, però, è stato l’argomento dei contrari relativo a un aumento dei costi per i consumatori.
Parere condiviso anche almeno da una parte dei contrari: “Gli obiettivi erano lodevoli e alcuni li stiamo già perseguendo, ma si andava troppo oltre” per il democentrista Manfred Buehler.
I vincitori sono proprio i consumatori, per Economiesuisse, l’agricoltura orientata al mercato, l’industria agroalimentare e una politica aperta.
Il Touring club svizzero, sostenitore del decreto bici, si dice soddisfatto del risultato. Ora chiede collaborazione e non un’opposizione fra auto e bici.
Da parte sua l’UDc, il solo partito contrario al decreto, si aspetta invece che la Confederazione agisca finanziariamente con moderazione e non intervenga in ogni progetto.
“Ce l’abbiamo fatta: adesso servono i fatti”. L’associazione Pro Velo Svizzera tramite una nota ha espresso grande soddisfazione per il sostegno che il popolo elvetico ha dato al decreto federale bici. “Si tratta di una decisione importante a favore di tutti gli utenti della strada e di un passo avanti per la mobilità in Svizzera” sottolinea il presidente Matthias Aebischer che ora si attende una strategia per la promozione della bicicletta in Svizzera. Pro Velo invita la Confederazione a imporre ai cantoni la progettazione e la realizzazione di reti di vie ciclabili laddove lacunose, con l’obiettivo di disporre di rispettivi piani direttori e settoriali entro 10 anni. A tale scopo, tutti i cantoni dovranno creare appositi servizi specializzati.
Il decreto federale sulle vie ciclabili - controprogetto diretto all’iniziativa “Per la bici”, nel frattempo ritirata - procede verso un’approvazione da parte di tutti i cantoni, Ticino e Grigioni compresi. Mancano ancora all’appello i dati del canton Zurigo.
Il nuovo ospedale pediatrico della Svizzera orientale potrà essere edificato a San Gallo. Turgovia, ultimo dei cantoni interessati dal progetto, ha infatti accettato di erogare un prestito rimborsabile di 25,4 milioni di franchi in funzione della realizzazione della struttura. Ad approvarlo è stato quasi l’89,2% dei votanti. La partecipazione al voto è stata del 34,1%.
Due iniziative tese ad aumentare la pressione fiscale sui grandi patrimoni sono state respinte nel canton Argovia e in Appenzello Esterno. Il testo sottoposto agli argoviesi, che se accettato avrebbe determinato per taluni ricchi contribuenti un raddoppio del carico fiscale, è stato bocciato da quasi il 74,6% dei votanti. Anche l’iniziativa proposta ad Appenzello Esterno, volta ad rendere più incisiva la tassazione sulle classi d’imposizione superiori, è stata respinta dai votanti con quasi il 70% di “no”.
https://rsi.cue.rsi.ch/info/ticino-grigioni-e-insubria/La-scuola-ticinese-non-cambia--1106245.html
Gli elettori di Obvaldo, paradiso fiscale ora in difficoltà, hanno bocciato i provvedimenti proposti dal Governo per ristabilizzare la situazione delle finanze statali. Un pacchetto di provvedimenti che proponeva aumenti delle imposte e tagli alle spese è stato infatti respinto dal 58,5% dei votanti. Sia UDC che PS raccomandavano il “no” alle misure, elaborate nell’intento di mitigare la pressione sulle casse cantonali per una quarantina di milioni di franchi. La partecipazione al voto è stata del 41%.
https://rsi.cue.rsi.ch/info/ticino-grigioni-e-insubria/Le-lingue-straniere-restano-due--1106237.html
La maggioranza dei votanti in Ticino ha respinto il credito di 6,7 milioni di franchi per la sperimentazione della riforma della scuola dell’obbligo “La scuola che verrà”. I “no” sono il 56,7% contro il 43,3% dei sì.
L’innovazione della scuola va avanti
Il Consiglio di Stato ha espresso “rammarico” per il risultato, annunciando che ora “il Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport avvierà nelle prossime settimane le riflessioni su come procedere per assicurare che l’innovazione del sistema scolastico ticinese non subisca una battuta d’arresto”.
La reazione di Piero Marchesi, copromotore del referendum
RSI Info 23.09.2018, 16:09
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È già bocciatura per le iniziative “Per alimenti equi” e “Per la sovranità alimentare”. I due testi sono stati infatti già respinti da 17 cantoni, fra i quali anche i Grigioni. Si registra tuttavia una controtendenza in Romandia: le due iniziative sono state infatti approvate da Ginevra, Vaud, Giura e Neuchâtel. Trattandosi di modifiche costituzionali, i testi, per essere accolti, necessitavano della doppia maggioranza fra popolo e cantoni.
Anche Lugano dice “no” al credito di sperimentazione della riforma della scuola dell’obbligo “La scuola che verrà”. In città, i voti contrari sono il 59,3% (40,7% i “sì”). A livello cantonale i “no” sono sempre in vantaggio con il 56,9% dei suffragi (41,1% i “sì”). Sono stati scrutinati 114 comuni su 115; all’appello manca solo Bellinzona.
Rimarrà in vigore nel canton Lucerna la tassa scolastica applicata agli studenti della scuola secondaria superiore. Quasi il 70% degli elettori hanno infatti respinto l’iniziativa promossa dalla sinistra che ne chiedeva l’abolizione. Parlamento e Governo del cantone raccomandavano il “no”, sottolineando il fatto che tale tassa assicura alle casse statali entrate annue per quasi 2 milioni di franchi.
https://rsi.cue.rsi.ch/info/ticino-grigioni-e-insubria/S%C3%AC-alla-ricucitura-di-Roveredo--1106229.html
I cittadini grigionesi hanno respinto ad ampia maggioranza l’iniziativa che mirava a ridurre da due a una le lingue insegnate alle elementari. La proposta è stata respinta da oltre il 65% dei votanti. Il sì ha prevalso in Prettigovia. Tutte le altre regioni hanno detto di no. La maggioranza più schiacciante in ValPoschiavo con oltre il 93% di no.
Roveredo ha approvato la ricucitura del paese così come prevista dal Municipio. Oggi in votazione, con 702 sì contro 538 no, i cittadini hanno accolto la vendita di tre fondi alla Alfred Müller AG per la realizzazione del progetto Roveredo Viva. L’operazione era contestata dal gruppo “Un cher per Rorè” che aveva promosso il referendum contro il via libera del Consiglio comunale.
Un paese tagliato a metà
Dopo il “no” di Mendrisio e Locarno – rispettivamente il 58,6% e il 51,9% - la bocciatura del credito di 6,7 milioni di franchi per la sperimentazione della riforma della scuola dell’obbligo “La scuola che verrà” si fa sempre più concreta. A livello cantonale, i voti contrari sono sempre in vantaggio con il 56,4% dei suffragi contro il 43,6% dei “sì”. Sono stati scrutinati 110 comuni su 115 (mancano ancora i risultati di Lugano e Bellinzona).
Lo spoglio dei voti nei cantoni continua a confermare le tendenze fornite dopo mezzogiorno dall’istituto demoscopico gfs.bern. Il decreto sulle vie ciclabili è stato approvato nei cantoni Argovia, Basilea Campagna, Glarona, Lucerna, Neuchâtel, Nidvaldo, San Gallo, Sciaffusa, Soletta, Svitto, Vallese e Uri. Le iniziative “Per alimenti equi” e “Per la sicurezza alimentare” sono state invece respinte da Argovia, Basilea Campagna, Glarona, Lucerna, Nidvaldo, San Gallo, Sciaffusa e Soletta, Vallese e Uri. Ad approvarle entrambe è stato invece il canton Neuchâtel. Da rilevare che la stessa tendenza al “sì” si delinea nel canton Vaud, dopo lo spoglio del 90% dei suffragi.
Anche nel canton San Gallo, sull’esempio del Ticino, vigerà una norma di legge tesa a vietare la dissimulazione del volto nei luoghi pubblici. La disposizione, approvata dal Parlamento cantonale ma sottoposta al popolo dopo la riuscita di un referendum, è stata accolta con 73’830 voti favorevoli e 36’948 contrari. La partecipazione al voto è stata del 35,8%.
Nel quadro complessivo che emerge dai risultati, il canton Vaud sembra far registrare un’eccezione: dopo lo scrutinio nei principali comuni, fra i quali la capitale Losanna, l’iniziativa “Per alimenti equi” verrebbe accettata con il 64% di “sì”; anche quella “Sulla sovranità alimentare” sarebbe accolta con il 57,3% di voti a favore. Fin qui, il dato dopo lo spoglio del 90% dei voti. La partecipazione si attesta intorno al 38%.
Nidvaldo parteciperà con 11,9 milioni di franchi alla costruzione di un nuovo edificio multifunzionale sulla piazza d’armi di Stans. I votanti hanno infatti approvato il credito con quasi il 60% scarso di “sì”. La partecipazione è stata del 39,6%. Il contributo della Confederazione è di 9,11 milioni di franchi. L’edificio sarà utilizzato dall’esercito, dal centro di competenza per la promozione della pace Swissint e dal cantone.
https://rsi.cue.rsi.ch/info/ticino-grigioni-e-insubria/Un-nuovo-podest%C3%A0-a-Poschiavo--1106211.html
Nel canton Argovia è stata bocciata con il 74,6% di voti contrari un’iniziativa che puntava in pratica a raddoppiare la tassazione sui patrimoni a partire dal mezzo milione di franchi. Il testo avrebbe introdotto aliquote progressive dall’1 per mille per le sostanze di 200’000 franchi, fino al 4,5 per mille (al posto dell’attuale aliquota massima del 2,1 per mille) per chi possiede più di 1,9 milioni. Governo e Parlamento del cantone, temendo un esodo dei contribuenti più abbienti, raccomandavano di opporsi al testo.
Sempre secondo gfs.bern il decreto sulle vie ciclabili otterrebbe il 72% di suffragi a favore. Le iniziative “Per alimenti equi” e “Per la sovranità alimentare” avrebbero rispettivamente solo il 29% e il 36% di “sì”. Il margine d’errore della proiezione è del 3%
Alessandro Della Vedova non è più il podestà di Poschiavo. Il candidato popolare-democratico è stato “spodestato” dal rappresentante liberale-democratico Giovanni Jochum per 1041 voti contro 622. Si tratta di un vero e proprio terremoto per il comune grigionese, in quanto da 80 anni a questa parte il podestà è sempre stato eletto tra le file popolari-democratiche. Della Vedova ha già riconosciuto la sconfitta: “Un grosso in bocca al lupo per la brillante elezione - ha scritto sul suo profilo Twitter - Dal canto mio continuerò comunque a lavorare per la mia amata valle”
Il Consiglio comunale (il potere esecutivo) sarà completato dai confermati Renato Isepponi (1’110 preferenze), Orlando Lardi (848), Carlo Crameri Costa (651), Mainrado Lanfranchi (631). Non eletto l’UDC Marco Betti. La partecipazione al voto è stata del 70,5%.
POSCHIAVO HA UN NUOVO PODESTÀ Faccio a Giovanni Jochum, podestà eletto di Poschiavo, un grosso in bocca al lupo per la brillante elezione. Ringrazio chi mi dato fiducia in questi otto anni. Dal canto mio continuerò comunque a lavorare per la mia amata valle. 23 settembre 2018
Dopo lo spoglio di 51 comuni su 115, i contrari alla sperimentazione della riforma della scuola dell’obbligo ticinese “La Scuola che verrà” sono in vantaggio con il 57,1% delle schede. I “sì” si fermano a quota 42,9%. Mancano ancora i dati relativi alle principali città.
RSI Info 23.09.2018, 15:15
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Le tendenze inquadrate da gfs.bern trovano riscontro nei primi risultati ufficiali in arrivo dai cantoni: Argovia, Basilea Campagna, Glarona, Lucerna, Nidvaldo e Sciaffusa hanno accettato il controprogetto diretto all’iniziativa “Per la bici”, nel frattempo ritirata; respinte invece da questi cantoni sia l’iniziativa “Per alimenti equi”, sia quella denominata “Per la sovranità alimentare”.
RSI Info 23.09.2018, 15:15
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I votanti a Mesocco hanno detto “sì”, con 260 schede pari al 73,45% del totale, alla revisione parziale della pianificazione di San Bernardino (“no”: 26,55%, 94 schede; votanti: 41,34%). Anche la revisione parziale della pianificazione Mesocco/Pian San Giacomo è stata accettata con 269 “sì” ovvero il 77,75% del totale (“no”: 77, 22,25%; votanti: 40,79%). Il credito di 1,2 milioni di franchi per le arginature di Ri del Bés ha ottenuto 312 voti, ovvero l’84,32% dei votanti (“no”: 58, 15,68%; votanti: 41,56%); infine, la revisione del mandato di prestazioni ACAM ha ottenuto l’85,80% de suffragi (302 schede; “no”: 50, 14,20%; votanti: 41,12%).
Chiuse le urne, spazio ai risultati in tempo reale e alle prime tendenze. Secondo le prime indicazioni fornite dall'istituto gfs.bern per i 3 oeggtti federali, si profila un "sì" per il decreto sulle vie ciclabili. Dovrebbero invece risultare respinte entrambe le iniziative "agroalimentari".
Si delinea un chiaro “no” nei Grigioni all’iniziativa popolare cantonale “Solo una lingua straniera nelle scuole elementari”. Dopo lo scrutinio di 89 comuni su 108, i “no” sono il 67,31%, mentre i “sì” il 32,69%.
RSI Info 23.09.2018, 15:14
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I cittadini di Lostallo e di Grono (i primi comuni dei Grigioni a concludere lo spoglio visto che le urne chiudono prima delle 12) hanno affossato l’iniziativa cantonale per una sola lingua straniera alle elementari.