“Sono fiduciosa che la Fondazione possa trovare delle soluzioni confrontandosi con i vari partner”. La consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider parla dei tagli ai finanziamenti per Pro Helvetia, la Fondazione svizzera per la cultura, che toccano anche Palazzo Trevisan a Venezia, dove ha sede e dove si trova anche il consolato svizzero.
Dal Ticino: no alla fine delle attività a Venezia e no alla vendita del palazzo
In una lettera indirizzata a Berna il Consiglio di Stato ticinese “chiede che da un lato Pro Helvetia non rinunci ai suoi impegni culturali a Venezia e dall’altro riteniamo che la vendita di Palazzo Trevisan non sia una strada percorribile”, spiega la direttrice del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (DECS) Marina Carobbio.
Baume-Schneider ha mostrato comprensione: “Ci sono discussioni con il Canton Ticino, ci sono discussioni con il Dipartimento federale degli affari esteri, con quello delle finanze. Il messaggio sull’importanza del tema per il Ticino, ma anche per la Svizzera, è giunto chiaro”.
A essere fiduciosa è anche Marina Carobbio: Abbiamo visto che si stanno muovendo molte persone. C’è un interesse al di fuori dei confini cantonali, in Svizzera romanda e in Svizzera tedesca. Penso che il fatto che siamo un Paese che è nato su più culture e più lingue venga riconosciuto al di fuori del Ticino”.