L'app per smartphone per il tracciamento di prossimità, concepita come strumento per contenere la diffusione del coronavirus, sarà disponibile al più tardi dal 1° luglio. Lo ha deciso il Consiglio degli Stati approvando la creazione delle necessarie basi legali con 43 voti favorevoli e 1 contrario. L'applicazione SwissCovid, la cui fase di test è stata avviata a metà maggio e durerà fino a fine giugno, permetterà di avvertire gli utenti che sono stati in contatto con persone risultate poi positive al Covid-19. Il suo impiego, che non utilizza né dati personali né informazioni sulla posizione, è facoltativo. I dati registrati saranno cancellati dopo 21 giorni.
Diversamente da quanto proposto dal Governo, questo strumento dovrà essere disattivato non solo quando non sarà più necessario, ma anche se dovesse rivelarsi insufficientemente efficace. L'installazione dell'applicazione sarà facoltativa, e non si potrà discriminare chi non la vuole usare, ha spiegato Paul Rechsteiner (PS/SG) a nome della Commissione. Chi riceve una segnalazione di esposizione al virus dall'app è invitato a informare il proprio medico. Qualora questi dovesse ordinare la quarantena si avrà diritto alle indennità di perdita di guadagno (IPG), analogamente a chi è stato testato positivamente.
RG 08.00 del 03.06.2020 Il servizio di Antonella Crüzer
RSI Info 03.06.2020, 11:57
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Da notare che chi riceve una segnalazione dalla propria applicazione SwissCovid potrà farsi testare gratuitamente presentando il messaggio ricevuto sul telefonino. Questa precisazione, proposta da Damian Müller (PLR/LU), è stata approvata con 36 voti a 7 e 2 astenuti. In questo modo si potranno meglio identificare i falsi positivi, come i contatti ravvicinati attraverso pareti in plexiglas o con persone che portavano mascherine, ha sostenuto Rechsteiner. L'oggetto va ora al Nazionale.
Via libera all'app
Telegiornale 03.06.2020, 14:30
Primo via libera all'app
Telegiornale 03.06.2020, 22:00