Votazioni federali, approvato solo il finanziamento delle cure

Nelle elezioni per il rinnovo dell’esecutivo della città di Berna Marieke Kruit è largamente in testa. La municipale socialista ha ricevuto il maggior numero di voti al primo turno, senza però raggiungere la maggioranza assoluta. È seguita dal sindaco uscente Alec von Graffenried (Verdi). Un eventuale secondo turno è fissato per il 12 gennaio.

Kruit ha ottenuto il 46,5% voti, doppiando quasi von Graffenried che ha raccolto il 26,4%. Seguono Melanie Mettler (Verdi liberali) e Janosch Weyermann (UDC). È però prematuro dire chi si affronterà al secondo turno. Tutti i membri dell’esecutivo eletti domenica possono infatti candidarsi per la poltrona di sindaco. L’affluenza alle urne è stata del 51,3%.

La verde liberale Esther Keller ha difeso domenica al ballottaggio il suo seggio nel Governo di Basilea Città. Con 30’722 voti ha nettamente staccato la rivale dei Verdi Anina Ineichen (19’872).

Secondo la Cancelleria dello Stato, la partecipazione si è attestata al 51,73%.

La sinistra ha così fallito nel tentativo di riconquistare la maggioranza nell’Esecutivo, dopo che al primo turno aveva piazzato tre suoi esponenti (tutti socialisti, il PS è prima forza in Parlamento) accanto a due rappresentanti liberali e a uno del Centro. Tutti e sei i già eletti erano uscenti, come Keller.

Sono arrivati i risultati definiti delle votazioni federali: il potenziamento delle strade nazionali è stato bocciato dal 52,7% dei votanti. Bocciati anche gli oggetti di diritto di locazione: la disdetta per bisogno personale con il 53,83% dei no e le restrizioni alle sublocazioni con il 51,58 %. L’unico oggetto a essere stato approvato è il finanziamento delle cure, con il 53,31% dei “sì”.

La Svizzera francese si è opposta chiaramente a tutti e quattro gli oggetti federali in votazione domenica. A risultare determinante per la modifica della LAMal è stato però il voto nettamente favorevole della Svizzera tedesca dove l’oggetto ha ottenuto oltre il 58% di voti a favore che, dato il numero dei votanti, hanno più che controbilanciato il 62,5% dei contrari romandi.

La Città di Zurigo potrà continuare a usare l’asterisco inclusivo nei suoi testi. La maggioranza dei cittadini ha bocciato, domenica, l’iniziativa che ne chiedeva l’abolizione.

Per conoscere i risultati definitivi delle votazioni federali manca solo la conclusione dello scrutinio in alcuni Comuni del canton Berna. A Zurigo le operazioni di conteggio si sono concluse alcuni minuti fa.

Dalle urne sono usciti un sì al finanziamento uniforme delle cure (57% di favorevoli) e tre no piuttosto chiari. Quello con il minor scarto è stato il no al potenziamento delle strade nazionali con 222’076 voti a favore e 236’476 contrari. A determinare il risultato sono state i distretti delle città di Zurigo e Winterthur dove i no hanno superato il 62,5%. Nel resto del cantone a prevalere sono stati i sì.

La fissazione delle tariffe dei trasporti pubblici del canton Ginevra continuerà a essere di competenza del Gran Consiglio e quindi, in ultima analisi, di tutti i cittadini. Lo hanno stabilito domenica i votanti che hanno bocciato il progetto. Ufficialmente era stato elaborato per garantire maggiore flessibilità in materia. In realtà, sosteneva la sinistra che ha promosso il referendum, mirava a togliere la possibilità di opporsi agli aumenti di prezzo.

Un “sì” e tre “no”: sono le tendenze per le votazioni federali di questo fine settimana in Svizzera. Secondo l’ultima proiezione dell’istituto gfs di Berna, verrebbe accolto il finanziamento uniforme delle cure sanitarie ambulatoriali e stazionarie (54% di sì).

Sembra invece prevalere il “no” al potenziamento della rete di strade nazionali (52%) per 4,9 miliardi di franchi.

Sul punto di essere bocciata, pure dal 52% dei votanti, anche la modifica del diritto locativo relativa alla disdetta per motivi personali. E rispetto a inizio pomeriggio, è cambiato il vento anche per la questione delle sublocazioni: la proposta verrebbe respinta dal 51% dei votanti.

Nel canton Ginevra l’ottenimento all’inizio di una procedura di revisione della pianificazione dell’accordo dei proprietari toccati da una revisione della pianificazione locale continuerà a non essere necessario. Lo ha deciso il popolo che, seguendo il Governo e i partiti di sinistra, ha respinto la proposta. Secondo i contrari avrebbe dato un potere eccessivo ai proprietari spesso residenti in altri Comuni.

Domenica i ginevrini hanno approvato una riduzione delle imposte sul reddito tra il 5 e l’11% a dipendenza delle categorie dei contribuenti. La misura, difesa dalla destra, era osteggiata dalla sinistra perché si tradurrà in un minore incasso di 326 milioni all’anno per il cantone e di 108 per i comuni.

Il Comune di Troinex (GE) non avrà un nuovo quartiere con 134 appartamenti di cui 34 per anziani e 15 per studenti. Domenica la popolazione ha bocciato il piano di quartiere previsto dalle autorità per permettere la realizzazione del progetto “Lullin” che prevedeva di riservare ai residenti i due terzi dei nuovi alloggi. I confinanti lo contestavano ritenendolo troppo impattante sulla realtà locale.

Quasi il 70% dei cittadini del Comune ginevrino di Collex-Bossy ha respinto il credito di 630’000 franchi per la realizzazione di una zona d’incontro con velocità massima di 20 chilometri orari. Il progetto - sostenuto dalla maggioranza del Municipio e del Consiglio comunale - prevedeva l’adeguamento di circa 200 metri della strada d’Ornex a Bossy.

Il Centro del Giura ha riconquistato il secondo seggio in Consiglio di Stato perso nel 2020. Le elezioni suppletive di domenica sono state vinte al primo turno da Stéphane Theurillat. Il granconsigliere dirigente di un’azienda orologiera ha battuto i candidati dei Verdi (Pauline Godat) e di HelvEthica (Pascal Prince) nella corsa per la successione al liberale-radicale Jacques Gerber.

Nel canton Sciaffusa entreranno in vigore regole più severe sul finanziamento dei partiti. Con il 58,8% di “sì” è infatti stato approvato un testo che regola l’applicazione di un’iniziativa dei Giovani socialisti, già accolta nel 2020. Questa chiedeva ai partiti di pubblicare i bilanci delle campagne per le votazioni e le elezioni, con i nomi delle persone e delle aziende che fanno donazioni superiori a 3’000 franchi all’anno. Chi si candida per una carica pubblica a livello comunale o cantonale deve inoltre dichiarare i propri legami d’interesse. In seguito al voto, governo e maggioranza borghese del Parlamento avevano approvato una mozione del PLR per un articolo costituzionale formulato in modo molto più generico. I sostenitori del testo originale hanno quindi lanciato la cosiddetta “iniziativa d’applicazione”. Risultato: i votanti hanno approvato oggi l’iniziativa di applicazione con le richieste originali.

I pendolari del canton San Gallo che si recano al lavoro in automobile potranno dedurre dalla dichiarazione dei redditi fino a 8’000 franchi annui per le spese di viaggio. È quanto prevede una revisione della legge fiscale approvata domenica con il 50,8% di voti a favore. Attualmente le deduzioni ammontano ad un massimo di 4’595 franchi (il costo di un abbonamento generale in seconda classe più 600 franchi per i park and ride).

La bocciatura della fase di potenziamento 2023 delle strade nazionali è stata accolta con preoccupazione dalla Lega dei ticinesi. Tramite un comunicato il movimento sottolinea che la decisione odierna “rischia concretamente di affossare anche i futuri interventi nel nostro Cantone: come il collegamento A2-A13 (per buona pace del Locarnese) ed il potenziamento dell’autostrada Lugano-Mendrisio”.

Ora la Lega “si attende l’impegno di tutte le forze politiche per sgravare la nostra rete viaria riducendo finalmente il frontalierato e l’immigrazione”.

Nel canton Obvaldo è stata approvata con una maggioranza del 55,7% una revisione delle stime catastali che in base al messaggio del Governo farà aumentare la pressione fiscale per l’80% dei proprietari di terreni. L’Esecutivo prevede un aumento del gettito fiscale fra gli 1,58 e i 2,09 milioni di franchi, di cui il 60% per le casse comunali.

Il canton Giura avrà un quarto distretto dal 2026, formato dalla sola città di Moutier che smetterà di essere bernese. La relativa modifica costituzionale, passo incontestato della transizione della località di 7’200 abitanti da un cantone all’altro, è stata approvata dall’81,8% dei votanti. Moutier avrà 7 seggi su 60 in Parlamento.

Il copresidente del compitato a favore dell’ampliamento delle autostrade Fabio Regazzi (Centro/TI) è sorpreso dal “no” uscito dalle urne. Alcuni anni fa sarebbe stato facile vincere una votazione simile, ha affermato alla SRF evidenziando un “certo cambiamento” nella società e un problema di mobilitazione.

Le molte ore trascorse in colonna sono un problema per l’economia, ha detto Regazzi, che è anche presidente dell’Unione svizzera delle arti e dei mestieri. “Faccio fatica a capire perché questo non sia stato capito”, ha aggiunto.

Per il ticinese è ancora troppo presto per formulare un’analisi definitiva. Una possibile ragione della sconfitta del “sì” è che il campo rosso-verde si è mobilitato meglio.

Si rafforza il “no” alla modifica riguardo alla disdetta per bisogno personale nel diritto di locazione: secondo le ultime proiezioni dell’istituto demoscopico gfs.bern realizzate per conto della SSR la proposta di legge sarebbe ora respinta nella misura del 52%.

I cittadini del canton Zugo domenica hanno approvato ad ampia maggioranza (72,8% di sì) la nuova legge forestale contestata dal gruppo d’interesse Mountain Bike Zug che aveva promosso la raccolta di firme per la domanda di referendum.

Tra le novità previste dal testo, che mira in primo luogo a preservare il bosco come habitat per piante e animali, vi è la specificazione che i ciclisti potranno usare solo le strade forestali e i percorsi per mountain bike indicati nel piano direttore. Di principio quindi i sentieri forestali saranno preclusi alle biciclette.

Il canton Vallese non si doterà di una legge sul clima. Il progetto proposto domenica al popolo, che doveva permettere di raggiungere la neutralità carbonica nel 2040, è stato respinto dal 55,83% dei votanti. La spunta così l’UDC, sostenuta da ambienti economici. A favore si sono espressi, su 112 comuni, solo Sion, Sierre e Martigny.

In Ticino sono state approvate le modifiche della Legge sull’assicurazione malattia per l’introduzione del finanziamento uniforme delle cure. Il Consiglio di Stato si era però espresso per un “no” al progetto. “Vigileremo affinché le vere riforme vengano implementate e soprattutto vigileremo affinché le promesse di una riduzione dei premi di cassa malati vengano effettivamente mantenute dai promotori”, ha quindi commentato ai microfoni della RSI Raffaele De Rosa, consigliere di Stato e direttore del Dipartimento della sanità e della socialità.

L’imprenditore egiziano Samih Sawiris potrà realizzare il suo progetto turistico in riva al Lago dei Quattro Cantoni. Il 66,4% dei cittadini del Canton Uri ha bocciato l’iniziativa dei Verdi che chiedeva di rendere il sito un’area ricreativa naturale e accessibile al pubblico.

Si è svolta oggi nei quartieri sulla sponda sinistra del fiume Cassarate del Comune di Lugano, la votazione per l’elezione del Giudice di pace del Circolo di Lugano est.

La candidata Tagliati Silvia (16 luglio 1968, Lugano-Pregassona), ha conseguito 2’157 voti, mentre la candidata Viscardi Giovanna (17 settembre 1975, Lugano-Pregassona), ha conseguito 1’953 voti, riferisce il cantone.

Il Ticino ha detto “no” al potenziamento delle strade nazionali: i voti contrari, riferisce il cantone, sono stati quasi il 56% (55,97%).

I votanti hanno invece approvato i restanti temi in votazione: Diritto di locazione-sublocazione (54,21% di sì); Diritto di locazione-disdetta per bisogno personale (52,52% di sì); finanziamento uniforme delle prestazioni (LAMal) con il 50,52% di sì.

La partecipazione per tutti i temi si è attestata a poco meno del 41%.

I cittadini di Sankt Moritz (GR) hanno approvato con oltre il 74% di sì la revisione parziale della pianificazione locale riguardante la zona in cui si trova la stazione di partenza della funivia Signal (comprensorio di Corviglia). La società degli impianti intende creare un edificio multifunzionale per sport tempo libero comprendente anche spazi per negozi e uffici.

Il “no” prospettato all’ampliamento delle autostrade è un successo storico per la politica dei trasporti. Lo sostengono i Verdi che ritengono di essere riusciti a mobilitare la popolazione a sposare la loro visione del futuro per quel che concerne la politica dei trasporti, che non prevede la cementificazione, ma piuttosto una mobilità rispettosa del clima.

“Il nostro lavoro ha convinto i cittadini, che non si sono lasciati ingannare: si sono mobilitati contro una politica della mobilità del passato”, ha sostenuto la presidente dei Verdi Lisa Mazzone, citata in un comunicato. Per la consigliera nazionale Delphine Klopfenstein Broggini (Verdi/GE) “i fondi devono ora essere utilizzati per sviluppare il trasporto pubblico, la mobilità attiva e il risanamento delle autostrade esistenti, in particolare per la protezione dal rumore”.

Nel canton Lucerna è stata approvata con una maggioranza del 68,5% una modifica della legge sulla pianificazione e l’edilizia (osteggiata dall’UDC che aveva promosso il referendum) volta a facilitare la realizzazione dei parchi eolici. Per le pale di grandi dimensioni è prevista una nuova procedura di autorizzazione basata su un piano direttore cantonale che comprende 22 siti potenziali.

In Argovia è stata bocciata con il 79,7% di no un’iniziativa che chiedeva di introdurre il diritto di voto a livello cantonale e comunale a partire dai 16 anni. Governo e Parlamento avevano respinto l’iniziativa lanciata dai movimenti giovanili dei principali partiti, a eccezione dell’UDC. Analoghe iniziative sono state bocciate di recente a Zurigo e Berna.

I no, secondo i dati pubblicati dalla Cancelleria cantonale, sono stati 141’669, i sì 35’992. La partecipazione al voto ha raggiunto il 42%.

Il diritto di voto ai 16enni e 17enni per il momento esiste soltanto nel canton Glarona - in seguito a una decisione della Landsgemeinde del 2007.

I votanti di Davos hanno detto “no” domenica nella misura del 55,6% a un contributo comunale di 4 milioni di franchi per l’estensione del Museo Kirchner, volta a presentare in pubblico l’importante collezione privata Ulmberg, con opere di arte moderna e contemporanea. Il progetto supera gli 11 milioni di franchi, garantiti per il resto dalla stessa fondazione Ernst Ludwig Kirchner, dal World Economic Forum e da altri sponsor privati. Prevedeva spazi espositivi supplementari per complessivi 167 metri quadrati, due depositi, uno spazio per eventi e un bar-caffè.

Si è svolta domenica nei Comuni componenti il Circolo di Mendrisio, la votazione per l’elezione del Giudice di pace. Il cantone comunica che: “La candidata Fabbrini Marzia (29 settembre 1981, Mendrisio) ha conseguito 2’472 voti, mentre il candidato Ponti Brunello (1° giugno 1978, Coldrerio) ha conseguito 2’260 voti.”

“Uno schiaffo a coloro che producono valore aggiunto in Svizzera”. Così il consigliere nazionale Benjamin Giezendanner (UDC/AG) commenta il probabile “no” all’ampliamento della rete autostradale.

In un’intervista alla televisione svizzera di lingua tedesca SRF, l’argoviese ha detto che il risultato del voto è anche un segnale contro l’eccessiva immigrazione. A suo dire, la decisione non è invece un voto a favore della protezione del clima: il passaggio alla mobilità elettrica non risolverà infatti il problema delle colonne.

Sono arrivati i risultati definitivi dei Grigioni inerenti i temi delle odierne votazioni federali.

Il Cantone ha detto “no” al potenziamento delle strade nazionali con una percentuale del 57,30%, mentre i “sì” al progetto sono stati il 40,16%.

Sono invece stati approvati gli altri oggetti in votazione: sublocazione (56,4%); disdetta per bisogno personale (54,97%); finanziamento delle prestazioni sanitarie (59,56%).

In base alle proiezioni dell’istituto demoscopico gfs.bern, realizzate per conto della SSR, il decreto sull’ampliamento delle autostrade verrà rifiutato con il 52% di “no”.

In base ai risultati parziali disponibili finora, il “no” è davanti a Ginevra, dopo lo spoglio del voto per corrispondenza, con il 56,4%. Nei Grigioni dopo lo scrutinio di 89 comuni su 101 il “no” è davanti con il 56,3% dei voti. “No” anche a Zurigo, dove secondo le proiezioni i contrarti ottengono il 50,9% dei voti.

A Grono domenica si sono concluse le operazioni per il rinnovo delle autorità comunali dopo che, nelle scorse settimane, vi era stata l’elezione tacita di Municipio, Consiglio scolastico, Commissione di revisione e dei tre membri del Consiglio comunale in rappresentanza di Leggia.

I cittadini si sono recati alle urne per designare gli ulteriori 12 membri del Legislativo. Di 11 si conosce il nome, a cominciare da quello di Rolf Kleinstein che è stato il più votato avendo ottenuto 172 preferenze. Il 12esimo andrà invece designato per sorteggio visto che Concetta Rosa-Vargiu e Stefano Scricciolo hanno entrambi ottenuto 116 voti. Chi non sarà baciato dalla fortuna completerà la pattuglia dei supplenti con Matteo Beretta-Piccoli e Marco Magnani.

Gli svizzeri hanno accettato oggi alle urne la riforma per un finanziamento uniforme delle prestazioni sanitarie: è quanto indica una proiezione diffusa dall’istituto demoscopico gfs.bern per conto della SSR, stando alla quale la relativa modifica della legge federale sull’assicurazione malattie (LAMal) è stata approvata con il 54% di sì.

Sempre stando alla prima proiezione, dovrebbe essere approvate anche le novità riguardanti il subaffitto delle proprietà immobiliari.

Dovrebbero invece essere bocciati il potenziamento delle strade nazionali e le novità previste al diritto di locazione per quanto riguarda la disdetta per l’uso proprio.

I cittadini di Basilea Città sembrano aver approvato a larga maggioranza il prestito di 37,5 milioni di franchi svizzeri per l’organizzazione dell’Eurovision Song Contest del 2025. Tutti i voti per corrispondenza sono stati scrutinati e il risultato è stato un “sì” del 66,4%, secondo quanto comunicato domenica dalla Cancelleria di Stato. Si aspettano i risultati dei voti ai seggi che difficilmente potranno cambiare l’esito.

In Ticino, quando sono stati conteggiati i voti di 51 Comuni su 106, si delineano tre sì e un no al potenziamento delle strade nazionali dove i contrari sfiorano il 57%. Quasi altrettanto chiaro appare il sì alla modifica del diritto di locazione per quanto riguarda la sublocazione.

In questo momento la modifica della LAMal è approvata dal 50,48% dei votanti.

C’è incertezza per quel che concerne il decreto di ampliamento delle strade nazionali: gfs.bern non è per il momento in grado di fornire una previsione.

In base ai risultati parziali disponibili finora, il “no” è davanti a Ginevra, dopo lo spoglio del voto per corrispondenza, con il 56,4%. Nei Grigioni dopo lo scrutinio di 89 comuni su 101 il “no” è davanti con il 56,3% dei voti. “No” anche a Zurigo, dove secondo le proiezioni i contrarti ottengono il 50,9% dei voti.

Va verso l’accettazione la riforma per un finanziamento uniforme delle prestazioni sanitarie. Secondo la tendenza divulgata alle 12.00 dal gfs.bern per conto della SSR, gli svizzeri durante la votazione odierna hanno approvato la relativa modifica della legge federale sull’assicurazione malattie (LAMal).

Anche a Roveredo (GR) le operazioni di spoglio si sono concluse rapidamente. I 512 votanti (partecipazione del 31%) hanno detto no alla modifica della LAMal (finanziamento uniforme) e al potenziamento delle autostrade. Sì invece ai due temi sul diritto di locazione.

Il Comune di Lostallo, dove il seggio chiude prima di mezzogiorno, ha già reso noto i risultati delle votazioni federali odierne. I 214 cittadini su 609 aventi diritto votanti (partecipazione del 35,1%) hanno detto chiaramente no al potenziamento delle strade nazionali e sì agli altri tre temi con pochi voti di scarto (il finanziamento delle cure è stato approvato 102 a 99).

I cittadini sono chiamati a esprimersi su quattro temi federali. E si contano anche varie votazioni a livello cantonale e locale.