Ticino e Grigioni

Altre idee per l'aeroporto di Agno

La società Moov Airways ha presentato al Municipio di Lugano i suoi piani per reintrodurre alcuni voli di linea. Lombardi: "Servono garanzie bancarie"

  • 13 gennaio 2023, 18:06
  • 29 agosto 2023, 13:38
Veduta notturna del Lugano Airport

Veduta notturna del Lugano Airport

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Di: SEIDISERA

La compagnia aerea Moov Airways ha presentato venerdì mattina al Municipio di Lugano i suoi piani per reintrodurre alcuni voli di linea al'aeroporto di Lugano-Agno, collegando il Ticino ad alcune città europee.

L'azienda, anche in vista di questa operazione, ha portato l'anno scorso la sua sede da Zugo a Lugano. "È dallo stop ai voli nel 2019 che siamo attenti a quanto succede all'aeroporto di Agno", spiega il fondatore della società, Alvaro Nogueira de Oliveira. "Abbiamo un serio interesse a riprendere i voli, ma non possiamo ancora fornire dettagli in merito alle tratte, alla frequenza dei voli o sulla data d'inizio".

Storia recente dell'aeroporto

Già nel 2020, quando la città di Lugano aveva aperto il concorso per la privatizzazione della gestione dell'aeroporto, Moov Airways si era fatta avanti e aveva annunciato la volontà di connettere il Ticino a 19 destinazioni, generando 700'000 passeggeri l'anno. Un progetto giudicato eccessivo dal Municipio di Lugano.

Un aereo della Darwin Airline ad Agno nel 2011

Un aereo della Darwin Airline ad Agno nel 2011

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Ora l'azienda è tornata alla carica con un piano ridimensionato, almeno all'inizio. In una prima fase, la società (che al momento non è proprietaria di aerei) si muoverebbe come compagnia aerea virtuale: i collegamenti verrebbero infatti effettuati affidandosi a una compagnia già esistente e probabilmente straniera, che ha già aerei ed equipaggio. Una situazione non insolita nel mondo dell'aviazione. Basti pensare che, sempre da Lugano, la stessa cosa faceva Swiss.

All'aeroporto di Lugano, i voli di linea sono scomparsi nel 2019, quando Swiss decise di cessare la sua presenza in Ticino. Nel 2017, Adria Airways aveva invece fatto andare a gambe all'aria Darwin, compagnia aerea che nella città sul Ceresio aveva il suo centro principale. Un caso su cui sta indagando, tra l'altro, anche il ministero pubblico ticinese.

Nel 2018, inoltre, c'era stato il fallimento della compagnia bernese Sky Work, che voleva iniziare a volare a Lugano per ampliare le sue rotte e tentare di uscire dai gravi problemi di liquidità che da tempo la stavano mettendo alle strette.

"Sì ai voli di linea, ma non senza condizioni"

Nonostante i recenti fallimenti dunque, i voli di linea ad Agno potrebbero ancora avere mercato. L'impressione, però, è che la Città di Lugano, dal 2020 unica proprietaria dell'aeroporto, voglia andarci con i piedi di piombo. Il motivo è presto spiegato: in passato ci sono state compagnie che ad Agno hanno lasciato danni e debiti.

Il progetto presentato da Moov Airways "non è il primo", precisa il municipale Filippo Lombardi ai microfoni della RSI. "Ci sono stati altri interessati al rilancio di voli di linea o voli charter. Noi accogliamo volentieri questi progetti ma, e l'abbiamo sottolineato oggi, non è compito dell'aeroporto o della città sostenere delle compagnie aeree".

Il municipale Filippo Lombardi, titolare del dossier aeroporto

Il municipale Filippo Lombardi, titolare del dossier aeroporto

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"Di solito gli aeroporti garantiscono degli sconti in fase iniziale", continua Lombardi. "Noi abbiamo precisato però subito che accanto ad un eventuale incentivo indiretto chiediamo delle garanzie bancarie, perché non vogliamo ritrovarci nella situazione sciagurata che abbiamo vissuto con Adria Airways: tasse non pagate per quasi un milione".

Dalla soppressione dei voli di linea, l'aeroporto di Agno è stato riassestato: il settore amministrativo e il personale che prima si occupava dei voli di linea non c'è più. Ripristinare quest'offerta si può, ma comporterebbe un investimento da parte dell'aeroporto, con il rischio di dover nuovamente smantellare tutto qualora la compagnia aerea dovesse lasciare Lugano dopo poco tempo, come già successo in passato con la società greca Minoan. "In realtà i voli di linea portano con sé dei costi per l'aeroporto che possono a volte essere superiori alle entrate", rimarca Lombardi. "Ritornare a occuparsi di voli di linea è nelle priorità che il Municipio aveva fissato fin dall'inizio, ma non a qualunque condizione".

Il punto sulla privatizzazione

"Siamo convinti che attualmente l'aeroporto sta in piedi, ma che sarà confrontato abbastanza presto degli investimenti importanti per i quali la collaborazione col privato è importante, se non fondamentale", conclude il municipale. "Si dovrà andare avanti nella ricerca di soluzioni di collaborazione, magari non necessariamente nel modo ipotizzato dalla 'call for interest' di un paio d'anni fa, che è stata leggermente fuorviante perché era formulata in modo talmente ampio che le candidature entrate divergevano molto e rendevano difficile fare una scelta".

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