Il Tribunale penale federale ha confermato oggi, venerdì, la condanna a due anni e mezzo, di cui sei mesi da espiare, per il 32enne di Lugano, ex agente di sicurezza della Argo1, che ha fatto opera di proselitismo per un gruppo radicale islamico. L'uomo sarà rilasciato tra breve visto che ha già scontato la quasi totalità della pena. Era finito in manette lo scorso 22 febbraio nel corso di un blitz antiterrorismo.
È stato riconosciuto colpevole di violazione della legge federale che vieta i gruppi Al Qaeda e Stato islamico (IS). Fra il gennaio del 2014 e fino al suo arresto, ha organizzato azioni propagandistiche e di proselitismo - a Lugano, Como e Reggio Emilia, oltre che attraverso internet e i social media – per conto del gruppo ribelle "Jabhat Al-Nusra", affiliato ad al Qaida, e nel 2015 ha aiutato combattenti stranieri a raggiungere le zone di guerra in Siria e Iraq per unirsi all'IS.
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