I casi di polmonite e pertosse crescono nella Svizzera italiana e di conseguenza anche ricoveri e consultazioni, sia in pronto soccorso sia dai medici curanti. A essere colpiti sono tutte le fasce d’età, non solo i bambini. Per questi ultimi però sono particolarmente pericolose, soprattutto per i lattanti sotto i sei mesi.
Diagnosticare queste due malattie non è così facile. Si manifestano inizialmente con una semplice tosse. Questa però non passa e allora è spesso a quel punto che ci si rende conto che potrebbe esserci altro. Per confermare l’infezione è necessario un tampone.
I casi di polmonite
Ma a cosa è dovuto l’aumento dei casi? “Per quanto riguarda il Mycoplasma non c’è una causa precisa, è una fluttuazione regolare che si vede nel tempo”, spiega Pierluigi Brazzola, viceprimario dell’Istituto pediatrico della Svizzera italiana. “Per la pertosse, anche in questo caso ci sono regolarmente, ogni 2-3 anni, delle piccole epidemie”. Quest’anno il picco è per entrambe.
Evoluzione della pertosse
C’è però un dato da tenere in considerazione per la pertosse: “A seconda del tasso vaccinale nella popolazione, posso notare un aumento più o meno importante di questi casi”, indica Brazzola.
“Sull’approvvigionamento degli antibiotici non c’è la sicurezza di alcuni anni fa”
Entrambe le malattie possono essere curate con una determinata classe di antibiotici. Le forniture ci sono, ma è un approvvigionamento sul quale “non abbiamo la sicurezza che potevamo avere cinque o sei anni fa”, indica Federico Tamò, portavoce dell’Ordine dei farmacisti del Canton Ticino, che spiega come le vaccinazioni restano il miglior modo per evitare queste malattie.