Per gli abitanti di Brienz, sfollati venerdì dalle loro case, continua l'attesa dell'ineluttabile, ossia un poderoso distacco di materiale roccioso dal pendio sovrastante il villaggio grigionese. Un'attesa logorante, poiché foriera di dubbi e preoccupazioni. Per alleviare il carico psicologico degli sfollati, il comune di Albula ha istituito un servizio di sostegno.
Avviato un mese fa - quando l'unità di crisi di Albula ha lanciato il primo allarme sullo scivolamento a valle del Piz Linard - il servizio gratuito di consulenza telefonica è tuttora attivo e lo resterà - spiega il portavoce del comune Christian Gartmann - finché ce ne sarà bisogno.
A giudicare dalle chiamate giunte anche nelle ultime ore, a evacuazione di Brienz conclusa, l'offerta è molto apprezzata. “Chi richiede questa assistenza telefonica, prosegue Gartmann, lo fa da un lato per ottenere risposte su questioni pratiche”. Si tratta, per esempio, di individuare gli esperti assicurativi cui rivolgersi per gli eventuali indennizzi, ma dall’altro – e questo è lo scopo principale del servizio – lo fa per ottenere sostegno psicologico ed emotivo.
Per gli abitanti di Brienz sofferenza e stress si sono accumulati sia nei giorni precedenti sia dopo l'allontanamento dalle loro case. Di qui la necessità di molti di ottenere ascolto e aiuto. Un'incombenza, sottolinea Christian Gartmann, che il comune di Albula ha affidato a un operatore sociale.
Il supporto fornito da questo professionista si è dimostrato sinora assai prezioso e ha permesso di sgravare anche le autorità impegnate in prima linea nella gestione dell'emergenza.