Ticino e Grigioni

Brienz, una luce è l'ultimo segno di vita

La prima notte dopo l'evacuazione - Ad indicare la presenza del villaggio sulla montagna resta solo l'illuminazione della chiesa

  • 13 maggio 2023, 09:52
  • 24 giugno 2023, 07:30
01:49

RG 12.30 del 13.05.23: la corrispondenza di Patrick Colombo

RSI Info 13.05.2023, 13:14

  • Keystone
Di: Diem 

La vita se n'è andata da Brienz, il villaggio grigionese minacciato da una frana che entro pochi giorni potrebbe travolgere l'abitato. La prima notte dopo la conclusione dell'evacuazione di uomini e animali, venerdì alle 18, è passata più o meno tranquilla. Dalla montagna sopra il paese continuano a staccarsi massi. Il loro rumore ha accompagnato gli ultimi istanti trascorsi nelle proprie case dagli 84 residenti e dai villeggianti, costretti ad andarsene con la morte nel cuore e le lacrime negli occhi, sorpresi dalla velocità con cui è stata decretata l'entrata nella fase rossa. Pensavano di poter tornare anche nei prossimi tempi e, invece, i geologici hanno stabilito che il pericolo è troppo grande, che continua ad aumentare e che il materiale scenderà a valle entro pochi giorni. Solo non si sa se si staccherà un po' alla volta senza raggiungere l'abitato (come appare più probabile) o se precipiterà tutto in una volta, travolgendo l'intero pianoro sul quale si trova la frazione del comune di Albula.

05:45

Brienz, villaggio fantasma

Telegiornale 12.05.2023, 20:00

Durante la notte, a indicare che sulla montagna, fino a poche ore prima, c'era vita, è rimasta solo una luce. Nell'assoluta oscurità della valle la si vedeva da distante. È quella dell'impianto di illuminazione della chiesa, lasciato acceso per testimoniare che lì viveva una comunità. Una comunità abituata a convivere con i movimenti della montagna e che mai avrebbe pensato di dover lasciare tutto.

La zona in cui proibito entrare

La zona in cui è proibito entrare

  • COMUNE DI ALBULA/ALVRA

Il patrono della chiesa è San Callisto. Da secoli gli abitanti di Brienz chiedono la sua protezione. Il suo nome, si apprende da catt.ch, si trova in un’iscrizione latina sul grande campanile: "Con la tua mano potente, Callisto, trattieni le rocce scivolose e proteggi questo luogo, santo patrono". Stavolta forse l'invocazione non basterà. Si prega. Si spera. E ci si premunisce. La preziosissima pala d'altare tardogotica (una delle più belle e preziose d'Europa) ospitata da secoli nella chiesa nei giorni scorsi è stata messa in salvo. Responsabili dei monumenti storici, restauratori e militi della Protezione civile hanno smontato e portato l'altare, alto quasi 6 metri, in un luogo sicuro poco distante. Si trova sembra nel comune di Albula, ma al di là dei punti di controllo che delimitano l'area di pericolo alla quale nessuno può più accedere.

Un altare molto speciale costruito probabilmente prima del 1519

La solidarietà cantonale

Il Governo grigionese ha preso atto "con sollievo del successo dell'evacuazione di Brienz" e, tramite un comunicato, ha voluto ringraziare la popolazione e le autorità comunali per la conduzione dell'operazione. "Gli accurati lavori di preparazione si sono dimostrati validi nella situazione d'emergenza concreta - si legge nella nota firmata dal presidente Peter Peyer -. Il fatto che venerdì sera sia entrata in vigore la 'fase rossa', con il divieto di accedere a Brienz, dimostra che l'ordine di evacuazione era opportuno e corretto. Il Governo è consapevole della portata delle decisioni per la popolazione interessata ed esprime agli abitanti di Brienz la propria solidarietà in questo difficile periodo. I prossimi giorni e le prossime settimane rimangono difficili e richiedono che tutti gli interessati continuino a dimostrare grande flessibilità, al fine di poter reagire agli eventi anche a breve termine".

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