Ticino e Grigioni

Grigioni e Green Deal: concessi ulteriori sussidi

Riduzione delle emissioni dei gas serra: il Parlamento grigionese ha dibattuto oggi sulla seconda tappa del piano d’azione

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Grigioni, seconda tappa del Green Deal

Il Quotidiano 23.04.2025, 19:00

Di: ATS/ARi 

Il Gran Consiglio grigionese ha dibattuto oggi, mercoledì, su varie misure dirette a ridurre le emissioni di gas a effetto serra. Sono stati così approvati maggiori sussidi per pannelli solari e stazioni di ricarica per veicoli elettrici sono stati approvati. Altre proposte sono invece state respinte.

La seduta era incentrata sulla seconda tappa del piano d’azione denominato Green Deal. Sessanta deputati del PS, Centro e una parte dei Verdi liberali hanno sostenuto la proposta di concedere ulteriori sussidi, chiamati anche bonus del Green Deal, per potenziare la realizzazione di impianti fotovoltaici su tetti o su facciate di abitazioni. Già oggi i Grigioni ne sostengono l’installazione per migliorare l’efficienza energetica durante i mesi invernali. “Adesso verranno sostenuti anche gli impianti che producono più energia di quanta ne consumino. L’elettricità prodotta potrà così essere immessa nella rete”, ha spiegato a Keystone-ATS il consigliere di Stato Jon Dominic Parolini.

Ma la proposta ha sollevato diverse perplessità nel fronte democentrista e liberale. “Un’eccedenza di produzione di energia causa problemi alla stabilità della rete e i prezzi in primavera, in estate e in autunno sono negativi sulla borsa dell’energia”, ha dichiarato il parlamentare liberale Giovanni Jochum, vicepresidente della Commissione per l’ambiente, i trasporti e l’energia, che come altri 53 deputati ha bocciato la proposta del Governo.

La maggioranza del Parlamento cantonale ha poi deciso di aumentare i sussidi fino alla fine del 2035 per le stazioni di ricarica in case plurifamiliari esistenti. In tal modo si punta a ridurre l’inquinamento causato dal traffico individuale, che è responsabile secondo Parolini fino al 25% delle emissioni di anidride carbonica. Il granconsigliere democentrista Thomas Gort ha manifestato il suo scetticismo: “Se vogliamo incoraggiare la popolazione ad acquistare auto elettriche con questa misura ci sbagliamo”, ha affermato durante il dibattito.

Non ha invece fatto breccia la proposta di concedere contributi anche per le batterie domestiche, che sono usate per lo stoccaggio dell’energia prodotta in eccesso ad esempio con pannelli solari. Per la consigliera di Stato Carmelia Maissen si tratta di un’ottimizzazione di natura privata, che non va quindi sostenuta con denaro pubblico. Respinto anche un maggior stanziamento di fondi per la tutela della natura e del paesaggio.

Il dibattito sul Green Deal proseguirà domani con la discussione concernente il finanziamento.

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