Il Governo grigionese ha presentato oggi, giovedì, il suo programma per il quadriennio 2025-2028. L’Esecutivo vuole accelerare la trasformazione digitale, migliorare e rendere più attrattive le condizioni per lavorare e affrontare le sfide del cambiamento climatico. Questi sono solo alcuni degli undici obiettivi del programma presentato dal Consiglio di Stato al completo.
Fra i punti principali c’è la continuazione del piano di azione Green Deal, che mira alla riduzione dei gas a effetto serra. L’anno prossimo comincerà la consultazione per creare la base legale: “La base legale per progetti innovativi per ottimizzare la situazione nel Bündner Rheintal, dove abbiamo la ditta di incenerimento a Untervaz che vuole ottimizzare la situazione energetica”, spiega Jon Domenic Parolini, direttore del dipartimento dell’educazione, cultura e protezione dell’ambiente grigionese.
Il Governo mira anche a rafforzare un ramo rilevante per l’economia grigionese: quello turistico, importante soprattutto durante la stagione invernale. Con un’offerta più diversificata si vuole far fronte alle sfide poste dal cambiamento climatico.
“Ci sono diverse idee. Uno è il trailrunning, che è molto in voga. Il turismo di cultura, turismo culturale che si può sviluppare che ha un potenziale per tutte le regioni e non solo quelle turistiche. E anche il turismo di architettura che secondo me ha un potenziale”, racconta Marcus Caduff, direttore dipartimento economia e socialità pubblica del canton Grigioni.
Per realizzare i diversi obiettivi servono ovviamente i mezzi finanziari. Fino alla fine del 2024 le riserve proprie raggiungeranno quota 850 milioni di franchi. Ma con i versamenti incerti da parte della BNS, quelli minori legati alla perequazione finanziaria e alla diminuzione del tasso fiscale, le entrate potrebbero ridursi.
Per questo il Governo propone di cambiare i parametri fissati dal Gran Consiglio per poter andare a pescare dalle riserve: “Sì, è possibile. A dobbiamo essere capaci di adattare le nostre regole, essere capaci di fare un deficit. Perché da una parte vogliamo diminuire le imposte e dall’altra fare questi investimenti”, conclude Martin Bühler, direttore dipartimento finanze e comuni grigionese.
Questo fintanto che il volume delle riserve non scenderà al di sotto dei 300 milioni di franchi. Una condizione al momento ancora lontana dall’essere raggiunta.