Il Consiglio comunale di Lugano nella nuova legislatura avrà fra i suoi membri due politici di lungo corso, l'ex municipale ed ex consigliere di Stato Paolo Beltraminelli per il PPD e Fulvio Pelli per il PLR, già consigliere nazionale, presidente del partito a livello nazionale e il cui nome era stato fatto in passato anche come possibile consigliere federale. Malgrado peso ed esperienza, nessuno dei due crede di compromettere con la sua presenza un rinnovamento del partito e nessuno dei due intende guidare il rispettivo gruppo. "Il mio ruolo è di dare una mano a questo gruppo a crescere", risponde il popolare-democratico, mentre il liberale-radicale parla chiaro: "Il mandato appartiene ai 40enni, ai 50enni al massimo, non a quelli della mia età" (ha compiuto i 70 in gennaio). Esclusa, per lo stesso motivo, anche la possibilità di diventare presidente sezionale, posizione rimasta vacante dopo la netta sconfitta del 18 aprile (8 punti percentuali in meno). "Sono lì per aiutare, che vuol dire stare in seconda fila. In prima ci devono andare quelli che diventeranno municipali nei prossimi decenni, che hanno la forza, (...) che riescono a lavorare fino alle 23 e poi dormono tranquilli. Io ho bisogno di riposare".
Domenica scorsa non è andata altrettanto bene a entrambi: se Beltraminelli è stato il più votato sulla sua lista ed è il candidato che ha ottenuto il maggior numero di preferenze esterne (il panachage), Pelli è giunto solo sesto fra i liberali-radicali. "I luganesi mi vogliono bene, due anni fa (l'esclusione dal Governo cantonale, ndr) è stata una grande amarezza, ora si guarda avanti con rinnovata fiducia", afferma il primo. Non rimpiange di non essersi (ri)presentato per il Municipio, dove Filippo Lombardi ha salvato un seggio che, riconosce Beltraminelli, era sembrato davvero a rischio. A Mendrisio e Locarno, invece, una poltrona è andata persa: "Non siamo in una fase in cui il PPD brilla in modo particolare", ammette l'ex capo del DSS.
Pelli attribuisce invece il suo score poco brillante a una campagna condotta "in contrasto abbastanza importante con certi progetti del Municipio. Evidentemente così ci si trova anche qualche nemico, sicuramente anche qualche liberale non mi avrà votato. L'importante era arrivare per esserci e collaborare con le nuove generazioni". Pelli ritiene di poter portare "una conoscenza di come si fa politica", perché a Lugano "c'è un po' di dilettantismo".