Il mantenimento dell’offerta garantita da Ticino Ticket ai visitatori che pernottano al sud delle Alpi potrebbe passare da un ulteriore sforzo da parte di tutti gli attori del turismo cantonale. L’aumento della tassa di soggiorno, stando a quanto appreso dalla RSI, è allo studio. Dovrebbe servire a compensare la diminuzione del contributo delle FFS. Per celebrare l’entrata in esercizio della galleria AlpTransit nel 2017 hanno versato un milione di franchi che dal 2018 scenderanno a 300-400'000 franchi.
La carta introdotta per la prima volta quest’anno permette trasporto pubblico gratis e entrate scontate a diverse attrazioni. Le agevolazioni si sono fatte apprezzare dai turisti, dando il loro contributo all’ottimo andamento della stagione contraddistinta da pernottamenti in crescita e rinnovata fiducia negli operatori. E ciò anche il monitoraggio per il momento permette di quantificare gli accessi agli eventi ma non l’uso di treni, autobus e battelli.
Per dare vita al Ticket, alberghi e campeggi nel 2016 avevano accettato un aumento del prelievo per pernottamento di 1,1 franchi. Ora, per assicurarne il futuro, si parla di un ritocco verso l’alto inferiore ai 50 centesimi, differenziato secondo le categorie alberghiere.
L'Agenzia Turistica Ticinese non conferma il provvedimento ma sottolinea come la sopravvivenza del Ticino Ticket sia sulla buona strada. E questo grazie a un ulteriore sforzo di tutti i partner che però va ancora ufficializzato.
La volontà che si percepisce è quella di garantire il Ticino Ticket fino al 2020, data di inaugurazione della Galleria di base del Monte Ceneri. Un evento che potrebbe cambiare nuovamente la posta in gioco e vedere l'entrata in campo di nuovi finanziatori.
Diem/Quot