Il consulente finanziario luganese coinvolto nell'inchiesta italiana sulle irregolarità dei conti della Fondazione Maugeri ha patteggiato la pena. Lo riferisce giovedì il Corriere del Ticino, precisando che, davanti al giudice delle udienze preliminari di Milano, l’operatore ha accettato i 22 mesi di detenzione per i fondi neri dell’ente che gestisce la struttura sanitaria privata con sede a Pavia.
Secondo gli inquirenti italiani tra il 2004 e il 2011 le casse della fondazione sarebbero state prosciugate con una serie di operazioni. Il denaro passava anche da Lugano e veniva poi dirottato nei paradisi fiscali. Secondo i magistrati milanesi il fulcro dei trasferimenti fasulli era la società di Lugano di proprietà dell'accusato.
I vertici della clinica sono finiti in manette nel 2012. La vicenda ha coinvolto anche l'ex presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, accusato di associazione a delinquere e corruzione.
Red. MM