APPROFONDIMENTO

Consumo di canapa, progetti al vaglio anche in Ticino

Oltralpe sono sette le sperimentazioni in corso sul consumo della sostanza. Zanini del comitato etico: “In Ticino si parla di due progetti che coinvolgeranno alcune migliaia di persone”

  • Oggi, 05:46
  • Un'ora fa

Effetti della canapa allo studio in Ticino

SEIDISERA 11.09.2024, 18:35

  • pexels
Di: Gianluca Blefari

Il Parlamento svizzero ha approvato a settembre del 2020 una modifica alla legge sugli stupefacenti (LStup) che, in vigore da maggio 2021, consente per 10 anni la conduzione di sperimentazioni pilota con dispensazione controllata di canapa a scopi non medici. Progetti pilota che mirano a raccogliere dati scientifici sui vantaggi e svantaggi della regolamentazione del consumo di canapa per fornire una base per future decisioni legali.

L’obiettivo principale è capire l’impatto di un accesso controllato alla canapa sulla salute fisica e mentale dei consumatori, sui loro comportamenti di consumo, e su aspetti socioeconomici come la capacità lavorativa e le relazioni sociali. Si valuteranno anche gli effetti sul mercato illegale, sulla protezione della gioventù e sulla sicurezza pubblica.

pexels-kindelmedia-7667932.jpg

In Svizzera gli esperimenti in corso coinvolgono attualmente circa 18'000 persone

  • Pexels

I progetti riguardano esclusivamente il consumo ricreativo da parte di adulti e non includono l’uso medico. Durante le sperimentazioni, i partecipanti potranno acquistare legalmente prodotti di canapa di qualità controllata, con catene di approvvigionamento monitorate per evitare deviazioni verso il mercato nero. Inoltre, saranno applicate rigide norme di protezione della gioventù, della salute e sarà vietata qualsiasi forma di pubblicità.

Sette le sperimentazioni in corso: tutte oltralpe

Le sperimentazioni pilota con canapa a scopi non medici in Svizzera stanno coinvolgendo le principali città e utilizzano diversi modelli di distribuzione, tra cui farmacie, cannabis social club, negozi senza scopo di lucro e altri canali. L’obiettivo è confrontare i vari sistemi di distribuzione per individuare i modelli di regolamentazione più accettati. I primi risultati saranno disponibili nel 2024.

img_16x9-rsi_info_cannabis-v1.png

La mappa dei progetti in corso in Svizzera

  • RSI

Ogni progetto ha obiettivi specifici. A Zurigo, il progetto “Cannabis Research Zürich” studia le conseguenze sociali ed economiche della legalizzazione. “Cann-L” a Losanna esamina la fattibilità di un modello di vendita senza scopo di lucro. A Basilea Campagna, “Grashaus Projects” esplora l’effetto della vendita strutturata e controllata sulla modifica dei consumi.

593258205_highres.jpg

Il progetto Cann-L è stato lanciato a Losanna il 7 dicembre 2023

  • Keystone

Nel Cantone di Ginevra, “La Cannabinothèque” mira a migliorare le conoscenze sulla canapa tramite un programma di accesso regolamentato. Il progetto “SCRIPT” a Berna, Bienne e Lucerna studia l’impatto della vendita regolamentata e non lucrativa, combinata con servizi di consulenza, sulle abitudini di consumo.

A Basilea Città, lo studio “WeedCare” esamina gli effetti sulla salute derivanti dalla vendita regolamentata di canapa nelle farmacie. Infine, il progetto “ZüriCan” a Zurigo valuta come una vendita regolamentata, supportata da consulenze, possa promuovere il consumo responsabile e indirizzare i consumatori verso pratiche a minor rischio.

In Ticino, due progetti sotto la lente

In Ticino si stanno valutando due progetti distinti, proposti da due docenti universitari, uno della Svizzera italiana e l’altro di oltre San Gottardo, entrambi già presentati alcuni mesi fa al comitato etico cantonale. Dopo aver identificato alcune criticità, i progetti possono ora essere sottoposti all’Ufficio Federale della sanità pubblica per l’approvazione finale. La Confederazione deve ora obbligatoriamente ascoltare il parere del Cantone e dei Comuni coinvolti, ma non ha l’obbligo di rispettarlo.

Ti_Press_SA_TPR383851.jpg

Il farmacista cantonale Giovan Maria Zanini

  • Ti-Press

Il farmacista cantonale Giovan Maria Zanini, presidente del comitato etico, ha spiegato ai microfoni della RSI che il comitato valuta la protezione dei partecipanti, la raccolta del consenso, e l’interesse scientifico degli studi. “ Fare per la decima volta quello che hanno già fatto altri - sottolinea Zanini - equivale a sprecare risorse”. Essendo un iter ancora in corso, le informazioni che possono essere divulgate sono però ancora poche. “Conosciamo gli obbiettivi dei ricercatori - aggiunge Zanini - e che alcune migliaia di persone saranno coinvolte per un paio di anni. Una volta ottenuto il via libera sarà possibile sapere di più sulle modalità”.

Il Ticino è stato scelto per la sperimentazione poiché non ci sono altri progetti attivi nella regione. Marco Coppola, vicedirettore di radix Svizzera italiana, ha spiegato le ragioni di questo ritardo, sottolinendo che le differenze culturali influenzano le percezioni sulle sostanze e che è fondamentale superare gli stereotipi per favorire scelte informate.

Inoltre, “nel momento in cui una sostanza è illegale, diventa difficile paragonare gli studi rispetto a quella sostanza stessa”, ha aggiunto Coppola. “Il mercato produce sostanze che tra di loro sono differenti, con THC differenti, quindi poco controllabili da un punto di vista della ricerca”.

Fatti e cifre sulla canapa

In Svizzera, la canapa è la sostanza illegale più consumata. Secondo i dati raccolti dall’Ufficio federale della sanità pubblica, più di un terzo della popolazione con più di 15 anni di età ha provato la canapa almeno una volta, e il 4% della popolazione ne ha fatto uso nell’ultimo mese (circa 225’000 persone). Il consumo problematico, ovvero quello che comporta perdita di controllo e conseguenze negative (problemi di concentrazione, sensi di colpa ecc.), riguarda l’1,1% della popolazione, con una prevalenza maggiore tra i giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni (2,8%).

Ti_Press_SA_TPR107331.jpg

la sostanza illegale più consumata nel Paese.

  • Ti-Press

La distribuzione del consumo di canapa mostra un’incidenza maggiore tra gli uomini rispetto alle donne, e il consumo è particolarmente comune tra i giovani adulti, ma tende a diminuire con l’età, soprattutto tra i 20 e i 25 anni. Tra gli adolescenti, l’8% di quelli tra i 15 e i 19 anni ha consumato canapa nell’ultimo mese, e molti giovani di 14 e 15 anni (il 18%) l’hanno già provata per curiosità. Negli ultimi anni, il consumo occasionale è diminuito, ma quello regolare è rimasto stabile.

Nel 2021, circa 4’000 persone erano in trattamento ambulatoriale per problemi legati alla canapa, con un numero inferiore di ricoveri stazionari. Molte di queste persone sono state indirizzate al trattamento su ordine delle autorità, mentre una parte significativa ha cercato aiuto autonomamente. Dal 2013, la domanda di trattamento per problemi legati alla canapa è rimasta costante.

Ti_Press_SA_TPR284392 (1).jpg

Oltre 12’000 le infrazioni legate al consumo di canapa nel 2021 in Svizzera

  • Ti-Press

Le violazioni della legge sugli stupefacenti legate al consumo di canapa sono frequenti. Nel 2021, sono state registrate oltre 12’000 infrazioni, con più di 3’600 multe disciplinari e oltre 2’200 violazioni legate al commercio illegale di prodotti a base di canapa. Questo riflette la sfida continua di regolamentare e gestire l’uso della canapa nel contesto delle attuali leggi proibitive.