Due anni sono trascorsi da quando è stato fotografato per la prima volta un pesce siluro nelle acque del Ceresio. Il timore era che la specie ittica, dopo la sua comparsa nel Verbano, potesse migrare anche verso il Luganese, complice l’apertura, nel 2014, della scala da monta a Ponte Tresa. Così è stato. E ora il siluro si trova a suo agio pure nel lago di Lugano.
Silurus Glanis, o pesce d'Europa
I timori si sono trasformati in realtà. E sfogliando il bollettino della Federazione ticinese per l’acquicoltura e la pesca (FTAP), scrive il CdT, viene rilevato che nelle reti dei pescatori professionisti sul Verbano sono finiti, lo scorso anno, oltre 400 chili di questa specie ittica originaria dell'Europa orientale; i dati sono in crescita anche nel Ceresio con 28 chili catturati.
Le conseguenze sulla fauna ittica già presente nelle acque del lago di Lugano sono “imprevedibili”. Ma la crescita di questo predatore “è incontrovertibile”. Per gli addetti ai lavori la questione è ora di contenerne lo sviluppo. Come? Individuando le zone di riproduzione, così da eliminare le uova.
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