Ticino e Grigioni

EOC, Sanvido si scusa: “Ho messo il carro davanti ai buoi”

L’Ente ospedaliero cantonale rettifica alcune dichiarazioni del suo presidente sul progetto di collaborazione nel Locarnese con il Gruppo Moncucco

  • 17 aprile, 12:53
  • 17 aprile, 12:53
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Il presidente dell'EOC Paolo Sanvido

  • RSI
Di: Spi 

“Sono stato preso dall’entusiasmo parlando di questo studio di progetto pubblico privato in cui credo fermamente per la #CittàTicino - afferma Paolo Sanvido, presidente dell’Ente ospedaliero cantonale - ho dato delle indicazioni del tutto personali mettendo il carro davanti ai buoi”.

I buoi in questione non sono altro che l’avvio dello studio di fattibilità relativo all’ampliamento della collaborazione nel Locarnese tra l’EOC e il Gruppo Ospedaliero Moncucco. Lo scorso martedì, nell’illustrare alla stampa il progetto, Sanvido è andato un po’ lungo con alcune dichiarazioni che hanno indotto stamane il Servizio di comunicazione dell’Ente ad inviare una errata corrige/rettifica alle redazioni.

Alcune informazioni date, si legge nella nota, “non rispecchiano infatti lo scopo cardine del progetto, che resta quello di ottimizzare l’offerta sanitaria della regione, a vantaggio di tutta la comunità. Nella fase attuale risulta quindi impossibile indicare qualsiasi soluzione pratica”.

Lo stesso Sanvido, nel comunicato, si scusa per essersi lasciato trascinare: “Nulla in questa idea di progetto è definito. È però importante quando si fanno errori in buona fede, riconoscerli, e scusarsi pubblicamente con tutti gli attori e le parti coinvolte”.

L’EOC ricorda che l’obiettivo del progetto è quello di “identificare quali siano le migliori sinergie tra le due strutture (Carità e Clinica Santa Chiara, ndr), atte ad affrontare le sfide sanitarie del futuro. La valorizzazione delle competenze, della tecnologia e della logistica non sono ancora state definite”.

Per poter raggiungere gli scopi prefissati, conclude la nota, “è necessario rispettare tutte le parti coinvolte nel progetto. Si rende pertanto necessario un lavoro che coinvolga i professionisti attivi nelle due strutture del Locarnese, i quali avranno il compito di configurare soluzioni che possano raccogliere in consenso di tutti i partner coinvolti”.

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Verso più collaborazione nella sanità locarnese

Il Quotidiano 15.04.2025, 19:00

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