Ticino e Grigioni

I ricordi degli studenti

I racconti di ragazzi e ragazze della scuola Dimitri a Verscio sul loro maestro, morto mercoledì

  • 21 luglio 2016, 08:12
  • 7 giugno 2023, 21:43
04:38

Le testimonianze dei "ragazzi di Dimitri": Leonti, Alberto, Heloise e Vinzent - di Jona Mantovan

RSI Info 21.07.2016, 08:00

Verscio, una sonnacchiosa giornata d'estate. È mercoledì 20 luglio. Le voci girano già di prima mattina. Sulle bacheche di Facebook, al bar, in piazza... Dimitri è morto. La notizia è come una bomba che cade, tra gli altri, anche sugli studenti della scuola che porta il suo nome.

Sarebbe stata una mattinata normale: gli insegnamenti semestrali sospesi per le vacanze (come del resto accade in tutti gli istituti di livello universitario), le lezioni per i bimbi, i corsi di una settimana per gli appassionati... e invece no, non è una mattina come tutte le altre. Perché i telefoni in segreteria, oggi, continuano a squillare. Quando arriviamo, per esempio, è un numero dal Guatemala.

I pochi ragazzi e ragazze che sono qui vedono Dimitri come un mito: "Diceva che avrebbe voluto morire scendendo dal palco. Pochi giorni fa aveva ancora tenuto uno spettacolo. In un certo senso il suo desiderio si è avverato", racconta Vincent, un giovane della svizzera tedesca, con la voce un po' rotta dall'emozione.

Heloise — studentessa del secondo anno da Ginevra —, invece, è sempre rimasta colpita dal modo di fare del "maestro": "È un clown sempre gioioso e molto poetico — dice —. Se sono qui è per merito suo... Adoro i suoi movimenti sul palco, sempre molto fini, e la sua felicità, il sorriso sempre sul volto".

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Cultura 20.07.2016, 21:00

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