Ticino e Grigioni

I risparmi del Cantone preoccupano i docenti di ginnastica

Nel Preventivo 2025 il governo propone di tagliare i 4,5 milioni versati ai Comuni per le materie speciali alle elementari, di conseguenza alcuni Municipi sono a loro volta pronti a intervenire alla voce educazione fisica

  • 6 novembre, 21:04
03:03

La palestra dei tagli

Il Quotidiano 06.11.2024, 19:00

Di: Quotidiano / RSI Info 

Un effetto finanziario a cascata rischia di abbattersi sugli insegnanti di educazione fisica. Nel Preventivo 2025 del Cantone infatti il governo propone di tagliare 4 milioni e mezzo di contributi versati ai Comuni per le materie speciali alle Scuole elementari.

Di conseguenza alcuni Municipi - come Bellinzona - sono a loro volta pronti a tagliare alla voce educazione fisica: delle tre ore previste settimanalmente, solo due saranno svolte dai docenti appositamente formati. La terza toccherebbe a maestre o maestri. 

“I docenti generalisti ricevono una formazione di base, che è molto incentrata sul gioco – spiega alla RSI Flavio Rossi, professore di didattica dell’educazione fisica alla SUPSI – quindi di aspetti più legati al sociale piuttosto che all’affettivo. Il docente di educazione fisica è molto più competente per l’aspetto motorio. Per tanti bambini le tre ore di educazione fisica sono gli unici momenti motori che hanno durante la settimana. Il fatto di avere delle attività differenziate è un vantaggio”.   

Anche per questo motivo la società dei docenti di educazione fisica ha recentemente suonato l’allarme. Una simile misura - si fa notare in un comunicato - rischia di generare una disparità di trattamento. Solo bimbi e bimbe di comuni finanziariamente forti potranno permettersi di passare tutte e tre le ore con insegnanti specialisti.

“È un rischio. – chiosa Rossi – Il nostro auspicio è che questo non succeda e che i comuni capiscano l’importanza di avere un docente di educazione fisica per garantire la qualità delle lezioni a livello motorio per i bambini di scuola elementare. Il DFA – ASP della SUPSI ha appena concluso uno studio e i primi risultati dimostrano che per quel che riguarda aspetti come il movimento o il muovere un oggetto ci sono delle lacune tra i bambini. È quindi importante lavorare in modo specifico anche su questi aspetti motori e questo, senza togliere niente ai docenti generalisti, è chiaro che è pane per i denti dei docenti di educazione fisica”.

La discussione è lanciata e potrebbe toccare anche gli insegnanti di musica alle elementari. A meno che il Gran Consiglio non innesti la retromarcia.

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