Anche la capitale non si sottrae alla serie dei centri ticinesi coi preventivi in rosso acceso, aperta a metà ottobre da Lugano (vedi nel riquadro). Per il 2025 il Municipio di Bellinzona ha annunciato martedì un disavanzo importante di 13,8 milioni di franchi. Un risultato che, evidenzia la nota, è condizionato per la metà da misure adottate a livello cantonale.
Le spese previste ammontano a 248,4 milioni di franchi, i ricavi sono stimati in 234,6 milioni, con un fabbisogno d’imposta a quota 117,9 milioni. “Il disavanzo prospettato è sicuramente significativo – il più alto dall’aggregazione avvenuta nel 2017 – e impone di proseguire l’importante lavoro di revisione della spesa, così come di rimettere nella giusta prospettiva le relazioni tra il Cantone e i Comuni”, sottolinea il Municipio.
Circa l’80% della spesa risulta infatti “vincolata” da ordinamenti normativi di rango superiore – generalmente cantonale – sui quali la Città non ha possibilità di incidere direttamente. L’ammanco stimato a seguito delle riforme fiscali ammonta a circa 4,9 milioni di franchi. In ambito scolastico, viene citata l’abrogazione del contributo per i docenti di materie speciali che porterà a minori sussidi per 719’000 franchi.
L’esecutivo si dice intenzionato a proseguire sulla strada del rigore finanziario intrapresa negli ultimi anni, confermando tuttavia “la strategia politica degli investimenti volti a favorire lo sviluppo della città”. Tra le misure di sua spettanza, il Municipio propone di rinunciare al versamento del contributo alle uscite scolastiche per gli allievi delle Scuole medie, in quanto di stretta competenza cantonale. Sempre per effetto delle decisioni cantonali “sarà necessario procedere con un adeguamento, a partire dal 1° gennaio 2025, delle tasse di raccolta dei rifiuti”. La relativa ordinanza sarà pubblicata a breve.
Gli amministratori di Bellinzona hanno inoltre deciso di soprassedere per il momento a misure di risparmio volte a limitare i servizi offerti alla cittadinanza, così come all’adeguamento verso l’alto del moltiplicatore d’imposta, che si intende confermare al 93%.
Deficit annunciati anche a Lugano, Mendrisio e Chiasso
È un autunno monocromo, rosso per tutti, quello dei preventivi 2025 che in questi giorni vengono annunciati dai principali centri ticinesi. Ad aprire la serie, lo scorso 17 ottobre, è stata la città di Lugano che l’anno prossimo stima un disavanzo d’esercizio di 23,9 milioni di franchi. Nella “capitale” economica le spese sono aumentate di 9,1 milioni, mentre i ricavi sono diminuiti di 5,8 milioni. L’esecutivo propone di mantenere il moltiplicatore al 77% per le persone fisiche (aumento all’82%, invece, per quelle giuridiche).
Dal canto suo Mendrisio prevede un deficit di 3,2 milioni di franchi, anche se il bilancio tiene grazie all’arrivo di nuove aziende del terziario. Mantenuti gli investimenti per complessivi 25 milioni, tra cui quello per il parco di Villa Argentina. Anche i conti di Chiasso prevedono un rosso più profondo con un deficit di 5,8 milioni di franchi. A pesare nella cittadina di confine è il calo delle entrate che viene stimato del 6%.
Preventivo in rosso per Mendrisio
Il Quotidiano 29.10.2024, 19:00