In sette anni di colpi in Ticino e Romandia la refurtiva denunciata ha superato il milione di franchi. Solo una piccola parte è stata recuperata. È un ladro seriale il 28enne rumeno che questo pomeriggio a Lugano è stato condannato dal giudice Marco Villa a una pena di 4 anni e 3 mesi, tutti da scontare dedotto il carcere preventivo, e all’espulsione dalla Svizzera per 7 anni.
L’imputato, con precedenti sempre per furto in Inghilterra, Italia e Olanda, è comparso in mattinata davanti alle Assise criminali. Nei suoi confronti la procura ha contestato quindici casi, per la maggior parte attuati in gioiellerie nei grandi magazzini Manor dove, quando il colpo riusciva, venivano sottratti orologi e gioielli.
Il 28enne rumeno agiva in una banda ben organizzata. Cinque complici sono già stati condannati. Lunedì, in aula, l’uomo ha contestato la partecipazione attiva in quattro furti, ma per il resto ha ammesso tutto. Ha collaborato e rispettato le autorità, ha riconosciuto la procuratrice pubblica Margherita Lanzillo, salvo precisare che avrebbe continuato se non fosse stato arrestato durante la fuga dopo l’ultimo colpo, l’anno scorso alla Manor di Sant’Antonino.
L’accusa aveva chiesto una pena di quattro anni e dieci mesi, così come l’espulsione dalla Svizzera per dieci anni, una misura a cui l’uomo non si è opposto. Dal canto suo la difesa ha ricordato che il suo cliente ha lasciato la Romania all’età di vent’anni e che ha iniziato a rubare per la situazione difficile in cui si trovava.
Per il giudice è stata una colpa grave sia il numero di reati (una decina quelli riconosciuti dalla sentenza), sia l’importo della refurtiva. Il fatto che abbia agito in banda è un’aggravante, ma Villa ha tenuto conto della buona collaborazione dell’imputato e in parte anche della giovane età.
Notiziario delle 14.00 del 17.03.25, il servizio di Pervin Kavakcioglu
RSI Info 17.03.2025, 14:47
Contenuto audio