Si profila il processo per quattro delle cinque persone (tutte di nazionalità italiana) implicate nel maxi-furto di sigarette scoperto un paio di anni fa in una stazione di servizio di Manno. La procuratrice pubblica Pamela Pedretti ha infatti chiuso l’inchiesta.
Il valore delle “bionde”, sottratte tra il gennaio del 2014 e l’agosto del 2015, ammonta a qualcosa come oltre mezzo milione di franchi. Più di 6mila le stecche prelevate dal magazzino. Stecche che le due commesse implicate nel colpo lasciavano semplicemente all’esterno, dove i complici le caricavano sull’auto per poi venderle al dettaglio, in Svizzera e in Italia.
Le dipendenti dovranno rispondere di furto aggravato, siccome commesso per mestiere e in banda. Alla sbarra compariranno anche due uomini, pure domiciliati nella fascia di confine. Uno è accusato di istigazione al furto e di ricettazione commessa per mestiere; l’altro di ricettazione (sempre per mestiere). Il procedimento penale contro il quinto indagato, fratello di una delle impiegate, è stato invece disgiunto.
Francesco Lepori