Hanno vinto i dieci studenti che hanno intentato causa alla sede principale a Maribur, in Slovenia, dell’istituto parauniversitario di Chiasso IPUS.
La loro immatricolazione arriverà entro la fine di questa settimana. Se così non fosse l’università slovena sarà obbligata a risarcirli per un importo di 50’000 euro. Così ha deciso il giudice sloveno che ha dato piena ragione a una parte di quegli studenti che, già a febbraio, hanno denunciato l’insolita prassi adottata dall’IPSUS: dei 588 iscritti infatti solo 188 erano regolarmente immatricolati.
Ad oggi sarebbero ancora 250 le persone in attesa di un’immatricolazione che conduca, al termine dei tre anni di corso, all’ottenimento di un diploma riconosciuto. “Questa sentenza è un ottimo risultato” commenta l’avvocato Alberto Pasciuti, patrocinatore di IPUS, “non solo per questi dieci ragazzi, ma anche per tutti gli altri che chiedono regolarità. E se l’ateneo sloveno non ottemperasse alla decisione del giudice, siamo pronti ad andare al Ministero competente”.
LP/Red.MM