Il Ticino non è più la terra in cui possono sorgere come funghi anche atenei sui generis. Gli istituti di formazione terziaria ufficiali sono solo quattro: Università della Svizzera italiana, Scuola universitaria della Svizzera italiana, Facoltà di teologia e Franklin University Switzerland. Nessun altro può definirsi università. A tutela degli studenti e per evitare confusioni, tutti gli altri istituti (una decina quelli toccati) dovranno cambiare nome. Non potranno più fare riferimento a “università”, ma neppure a (in qualsiasi modo e anche in traduzione): accademia, ateneo, politecnico, alta scuola, facoltà, campus e college. Dovessero usarli in qualsiasi canale di comunicazione (registro di commercio, opuscoli, diapositive, siti, formulari, logo, dispense ecc.) rischiano un procedimento penale che, in caso di violazione, potrebbe concludersi con multe da decine di migliaia di franchi.
L’ufficializzazione della situazione è giunta con la pubblicazione da parte del Dipartimento educazione, cultura e sport dell’elenco degli enti universitari presenti sul territorio accreditati o in via di accreditamento. È stato emanato sulla base della Legge cantonale rivista lo scorso anno. L’obiettivo del giro di vite che diventerà concreto il primo gennaio prossimo con l’entrata in vigore della nuova legge federale, spiega alla RSI il direttore della Divisione della cultura e degli studi universitari Sandro Rusconi, è di contrastare in modo efficace il proliferare di sedicenti università e di enti che hanno distribuito titoli senza fornire garanzie di qualità sufficienti.
Sandro Rusconi
Sandro Rusconi: l'obiettivo della legge
RSI Info 16.12.2014, 17:06
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Una decina di istituti nel mirino
Alcuni mesi fa nel mirino del Cantone è così finita una decina di enti che, in assenza di precise regole, facevano di Chiasso e Lugano due località ad elevatissima concentrazione universitaria. Si va dal Politecnico di studi aziendali (Unipsa) di Lugano all’Istituto privato universitario svizzero (Ipus) Chiasso, passando per: Accademia per la medicina della salute tecnica e economia (EurAka) di Lugano, Università degli studi di scienze umane e tecnologiche (LUDES) di Lugano, Istituto universitario privato Polisi di Chiasso, Multinational intelligence study campus di Lugano, Associazione interuniversitaria europea (Aieu) di Chiasso.
Sandro Rusconi: chi è toccato
RSI Info 16.12.2014, 17:06
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Situazioni ancora da chiarire
Poi ci sono enti che si dicono universitari ma la cui situazione è tutta ancora da verificare poiché la legge che tutela la denominazione si applica solo a chi offre corsi di livello terziario (quindi post maturità). In Ticino c'è ad esempio la Libera universitas studiorum (Accademia Sacrum romanum imperum, Schola palatina aquisgranae) di Lugano. Ma è attiva pure l’Università della pace della Svizzera italiana (Universum academy) di Bellinzona dove, fino a un paio d’anni fa, c’era anche la Libera università degli studi di scienze umane e neuroscienze (LIUM) che collaborava con l’Accademia di arte, arteterapia, recitazione, teatroterapia, cultura e spettacolo (Artec) i cui corsi dovevano cominciare nel 2010. Sono enti che si propongono agli studenti con ambizioni realmente universitarie? Se sì dovranno a loro volta cambiare nome. Altrimenti potranno mantenerlo alla stessa stregua dell'Università della terza età.
Di fronte ai reiterati avvisi sulle novità contenute nella legge cantonale gli istituti toccati, spiega il direttore della Divisione, hanno risposto in vari modi.
Sandro Rusconi: tre reazioni
RSI Info 16.12.2014, 17:06
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Tra chi ha cambiato il suo nome per rispettare la legge figurano l’Helvetic music institute di Bellinzona (un tempo “Istituto universitario”, oggi “Istituto superiore”) e l’Associazione interuniversitaria europea di Chiasso, diventata Associazione interstudi. Tra coloro che hanno deciso di tutelarsi spostando la propria sede legale fuori dal Ticino c’è anche l’associazione LUDES. Lo scorso mese ha trasferito il suo domicilio legale a Baar (ZG), in attesa di regolare la sua posizione in Ticino (contatti sono in corso e a breve dovrebbero portare un chiarimento).
Roveredo si scopre sede universitaria
Altri istituti hanno invece seguito l’esempio di quanto facevano alcune fiduciarie ticinesi: si sono rivolte a Roveredo, a due passi dal confine ma in terra grigionese. Il paese della bassa Mesolcina oggi ospita la succursale dell’ISSEA SA di Agno operante tramite il Politecnico di studi aziendali e il Multinational intelligence studies campus.
Denunce imminenti
C’è infine chi ha semplicemente proseguito nelle sue attività e che verosimilmente a breve sarà denunciato al Ministero pubblico sulla base della legge cantonale che intende tutelare chi in Ticino si occupa seriamente di formazione universitaria.
Diego Moles
CSI 18.00 del 16.12.2014: il servizio di Pervin Kavakcioglu
RSI Info 16.12.2014, 19:09
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