Ticino e Grigioni

Immunità ai consiglieri comunali: sorgono dubbi

È costituzionale la misura votata ieri dal Gran Consiglio ticinese? Negative sono le valutazioni dei giuristi

  • 2 ore fa

L'immunità fa discutere

Il Quotidiano 17.09.2024, 19:00

Di: Quotidiano

Il Gran Consiglio ticinese ha esteso ieri, lunedì, l’immunità parlamentare anche ai consiglieri comunali. Questo principio, tuttavia, sta sollevando più di un dubbio sulla sua effettiva costituzionalità. In una società sempre più litigiosa il principio di una certa immunità estesa ai consiglieri comunali non può che tutelare maggiormente chi si impegna per la cosa pubblica. Sul tema di fondo al Legislativo sono tutti d’accordo. Divergono invece le posizioni sulla competenza per legiferare su questo principio. Già una parte del Parlamento, in un rapporto di minoranza, aveva fatto presente che la competenza per legiferare spetterebbe alla Confederazione.

Che dire allora, da un punto di vista giuridico, sulla costituzionalità della misura? Negativo è intanto il giudizio dell’avvocato Stefano Manetti, già giudice a latere del Tribunale d’appello. L’immunità in questione, ritiene, “non è costituzionale, perché viola norme superiori ravvisabili nell’articolo 7 del Codice di procedura penale, che ha una sua storia e i suoi commenti”. In materia già “il messaggio stesso negava che fosse possibile istituire privilegi dell’immunità oltre i Parlamenti cantonali”. L’impressione di Manetti, in buona sostanza, “è che questa norma non possa essere trasferita a livello comunale”.

Anche le impressioni raccolte fra altri giuristi vanno un po’ in questa direzione. La norma citata da Manetti concede infatti la possibilità ai Cantoni di escludere da responsabilità penali soltanto le loro autorità legislative e giudiziarie più alte.

Già nel 2015 Marco Romano aveva fatto una mozione che chiedeva un’immunità per i consiglieri comunali, ma nel 2017 il Consiglio federale, per voce dell’allora ministra di giustizia e polizia Simonetta Sommaruga, rispose picche. E lo fece sottolineando un principio fondante del diritto penale, ossia che “tutti vanno puniti allo stesso modo”. L’immunità deve insomma essere vista come un privilegio raro. E la deroga al principio della parità di trattamento deve perciò restare l’eccezione delle eccezioni.

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