I salari nel settore delle industrie alimentari in Ticino potrebbero venir regolamentati da un contratto normale di lavoro. La commissione tripartita ha infatti riscontrato abusi diffusi soprattutto nelle piccole attività del ramo e proposto al Consiglio di Stato l'introduzione di un contratto normale di lavoro.
Un contratto normale di lavoro particolarmente strutturato, con cui imporre salari minimi vincolanti che partono da circa 3’000 franchi al mese per il personale non qualificato. La maggior parte delle grandi aziende del ramo, è bene ricordarlo, aderisce a un contratto collettivo di lavoro.
Stefano Rizzi, direttore della Divisione dell’economia, ai microfoni della RSI ha ricordato che nel 2018 sono state passate al setaccio una novantina di aziende, in una ventina delle quali sono stati riscontrati problemi di dumping.