La gran parte degli enti interpellati condivide la nuova Legge giovani. Dopo tre mesi di consultazione il progetto si appresta a entrare nel dibattito politico. La modifica regolerà le attività extrascolastiche, per chi ha dai 4 ai 25 anni di età, come per esempio le colonie. Ma rimane un'importante incognita che preoccupa: il finanziamento delle attuali associazioni.
La consultazione è stata ampia e vi hanno partecipato anche i giovani. Su 214 attori invitati, 88 hanno risposto, tra cui 34 comuni. Il 93% degli enti condivide la strada tracciata.
"Sono ben 400 osservazioni puntuali. Le stiamo processando una ad una per capire cosa estrapolare e inserire nella legge. Un tema che ha avuto molto successo è stato quello che vuole dare un ruolo consultivo al consiglio cantonale dei giovani", spiega il capo ufficio sostegno e attività per famiglie e giovani in Ticino, Marco Galli.
"Poi ci sono state altre proposte che sono state più dibattute sulle quali dovremo interrogarci, come per esempio quella di estendere le colonie oltre l'estate, anche durante l'anno scolastico", prosegue Galli.
La nuova legge modifica la definizione di "giovane" a seconda dell'età. Ma se abbassare il minimo da 12 a 4 anni non ha trovato opposizione, il limite delle attività posto a 25 anni anziché 30 non mette tutti d'accordo.
C'è poi il capitolo del finanziamento. L'aggiornamento della Legge consentirebbe di aumentare i contributi per la costruzione di centri di attività giovanili e di case di colonia e anche per le spese di esercizio. Ma con quali soldi? "Sicuramente il budget attuale non sarà sufficiente. La preoccupazione degli enti è quella di essere penalizzati", conclude Galli.
Entro l'estate verrà allestito il nuovo messaggio, poi il testimone passerà al Gran Consiglio. L'entrata in vigore della Legge giovani potrebbe arrivare nel corso del 2024.