Un esperimento innovativo per i giovani: potersi confrontare con l’aggiornamento di una nuova legge. Nell’ambito della revisione di due testi di legge, la Legge giovani e la Legge colonie, il Cantone ha voluto sentire l’opinione dei diretti interessati: i giovani. Una cinquantina di ragazzi ha allora potuto dire oggi, sabato, a Bellinzona la propria opinione grazie alla giornata “Facciamo legge”.
Di fondamentale importanza era quindi "verificare se le proposte trovavano veramente responso da parte dei giovani" spiega ai microfoni della RSI, Marco Galli, responsabile dell'ufficio del sostegno a enti e attività per le famiglie e i giovani. “Quello che è uscito oggi è che è veramente importante creare occasioni di ascolto” precisa Galli.
Una necessità che trapela anche dalle interviste fatte dalla RSI ai più giovani che denunciano “spazi molto piccoli in tutti gli ambiti: partecipazione, comunicazione e anche spazi personali". "Per una volta sento che c'è ancora spazio per noi giovani per parlare" confessa un giovane interpellato. "Qualche psicologo per aiutarci" suggerisce un altro.
A questo riguardo, l’esperimento coglie nel segno: "l'obiettivo è quello di ampliare il campo in modo da promuovere delle attività che siano veramente a sostegno dei giovani" continua Galli, alludendo a "operatori di prossimità, mentori ed educazione tra pari”.
Maggior sostegno, naturalmente, coincide con maggiori finanziamenti; si parla di circa un milione di franchi all'anno in più. "Siamo convinti che se porteremo delle buone idee giustificate e motivate, poi i finanziamenti si troveranno" risponde Galli, convinto che la società, dopo la pandemia "abbia un debito nei confronti dei giovani".
SEIDISERA del 01.10.22; il servizio di Giorgia Roggiani
RSI Info 01.10.2022, 22:18
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