Ticino e Grigioni

Crediti per impianti sciistici:“Sono vitali, ma non bastano”

I responsabili degli impianti di risalita ticinesi, dopo il rinnovo dei 5 milioni per la manutenzione deciso dal Consiglio di Stato, sollevano dubbi e criticità

  • Ieri, 20:25
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Aiuti pubblici confermati alle stazioni sciistiche

Il Quotidiano 18.04.2025, 19:00

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Di: QUOTIDIANO/sdr 

Il Consiglio di Stato ha rinnovato il credito di 5 milioni per la manutenzione degli impianti di risalita. Un sostegno vitale ma che da solo non basta, replicano i responsabili degli impianti, che auspicano un cambio di strategia.

Per Matteo Milani, presidente Amici del Nara Sa, il credito è “vitale. Senza questo sostegno siamo in difficoltà. Noi, come i nostri colleghi della Leventina e della Vallemaggia”, spiega davanti alle telecamere del Quotidiano della RSI. 

Dal canto suo Giovanni Frapolli, proprietario degli impianti sciistici Bosco Gurin, sostiene che: “Come messaggio iniziale è molto importante perché dà un giusto valore alle zone periferiche, alle destinazioni turistiche invernali. Però non dobbiamo più fermarci qua. Ho visto ancora quest’anno, a Bosco, che la neve è arrivata solo a metà gennaio. Se mi manca la metà dei ricavi di Natale, invece di ribadirlo sempre, adesso comincio a esserne stufo. Lasciatemi fare il laghetto, lasciatemi fare i potenziamenti dell’innevamento programmato senza paletti ma trovando un giusto accordo con chi è contrario. Discutiamone”.

Per Frapolli il credito quadro deve essere l’occasione per andare contro le logiche del passato. Con destagionalizzazioni, strategie e collaborazioni tra impianti e anche tra i dipartimenti cantonali. Spiega che non c’è bisogno di contrapposizioni ma che “veramente il 2025 deve essere un anno del rilancio del turismo invernale ma non solo, anche a sostegno delle destinazioni estive che meritano anche loro il giusto valore”.

E’ importante comprendere che la destagionalizzazione è un percorso non così rapido, secondo quanto espresso da Milani. “Noi possiamo essere motivati quanto vogliamo, chiosa, ma ci servono leggi che ci aiutino a ridurre i tempi. Servono delle autorità che seguano e capiscano quali sono le nostre esigenze, perché a volte ci muoviamo a velocità diverse e questo ci limita molto”.

Nicola Mona, direttore di Valbianca Sa, ha dichiarato che: “Cercheremo comunque di offrire qualcosa che vada anche in direzione dell’escursionismo, delle famiglie - ha precisato -. Insomma, rendere la montagna attrattiva anche d’estate, per tutti o per tutti i gusti. Tutto diventa più caro però, come detto, va bene così e siamo felicissimi del rinnovo. Ovviamente qualche franchetto in più ci avrebbe aiutato, ma diciamo va bene così”.

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Finanziamenti a stazioni sciistiche, il giorno dopo

SEIDISERA 18.04.2025, 18:00

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