Ticino e Grigioni

Carobbio: “Investire nella scuola una priorità”

La direttrice del DECS risponde al documento sindacale su criticità e difficoltà del corpo insegnante ticinese

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Sui docenti preoccupazioni condivise

Il Quotidiano 18.04.2025, 19:00

  • Ti-Press
Di: Il Quotidiano/M. Ang. 

In Ticino ci sono incontri regolari tra il Dipartimento Educazione e i sindacati su temi come il precariato e il sovraccarico di lavoro degli insegnanti. “Situazioni che prendo sul serio, perché penso che investire nella scuola, nell’educazione, sia una priorità”. Così la direttrice del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (DECS), Marina Carobbio, dopo che il sindacato VPOD, ha presentato un documento di lavoro sulle criticità e le difficoltà del corpo insegnante. “Oggi la scuola si prende carico anche di situazioni che arrivano dalla società stessa: pensiamo alla fragilità degli allievi, alla complessità di certe situazioni. Per prenderle a carico al meglio ci vogliono più risorse, sia in termini personali che finanziari. Ma questo è un discorso politico che non posso affrontare da sola: ho bisogno evidentemente del Governo ma anche di un sostegno da parte del Parlamento”, ha dichiarato Carobbio alle telecamere del Quotidiano della RSI.

Tra le questioni sollevate giovedì dal sindacato VPOD quella di lavorare con classi più piccole, anche nelle scuole superiori. “Certamente, lo sappiamo. Avere classi più piccole, avere laboratori per insegnare certe materie, già oggi ci sono sia nelle scuole medie che nelle scuole medie superiori ma favorirli va a favore della qualità dell’insegnamento e vuol dire anche avere più posti per i docenti per insegnare”, ha detto Carobbio.

Per i licei, così come richiesto a livello federale, si lavora ora sull’implementazione della nuova ordinanza sulla maturità. Una riforma che necessita risorse e in questo ambito si potranno studiare soluzioni con i docenti. Ma, dice la direttrice del DECS, non si potrà fare una riforma così importante a costo zero. Sulla questione dei giovani e le difficoltà a trovare un primo impiego nell’insegnamento, il DECS si è attivato. “Abbiamo istituito questo Osservatorio docenti, che è già attivo e sta raccogliendo i dati. Per avere già risposte per ogni anno scolastico, per capire quali impieghi ci sono a disposizione. In questo senso potremo già dare risposte, per esempio a chi oggi non trova un posto di lavoro (o trova solo poche ore di insegnamento) per vedere se si liberano opportunità, guardando anche i differenti ordini di scuola”.

Per quanto riguarda invece i tempi di lavoro nelle scuole elementari, sinora possibili al 50% o a tempo pieno, presto cambieranno. La base normativa è stata modificata per permettere di lavorare anche al 30%.

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