L’autunno è iniziato senza offrire troppa neve e quella caduta è ancora poca, ma a Davos non ci si perde d’animo e proprio sabato aprono già 4 chilometri di piste per lo sci di fondo grazie ai 20'000 metri cubi di "oro bianco" conservati tutta l’estate nella Flüelatal sotto uno strato di segatura. Un procedimento, quest’ultimo, paragonato alla coltivazione.
Si parla infatti di "snowfarming", come se fosse una fattoria della neve. Infatti a primavera il manto "sopravvissuto" è depositato su prati e coperto con segatura, mentre in autunno si recupera quello ancora esistente e lo si sparge sulle piste. Il responsabile del progetto Norbert Gruber spiega che tutto è cominciato nel 2008, quando a fine stagione Davos si era ritrovata con un’infinità di neve. Non volendo sprecarla, in collaborazione con l’Istituto per lo studio della neve locale si è provato a coprirla in vari modi, onde capire se si potesse conservarla durante l’estate.
La soluzione della segatura è apparsa la più valida e di anno in anno è aumentato il volume di neve conservata. E se "il risultato dei primi tentativi permetteva l’innevamento di 500 metri di pista" adesso, spiega Gruber, "si possono rivestire appunto 4 chilometri". Le piste, però, saranno agibili solo in orari ben precisi per consentire le migliori condizioni d’allenamento possibili alla federazione nazionale di sci, Dario Cologna compreso.
E il successo dell’idea sta trovando sostenitori, visto che anche i team d’Italia, Francia e Germania si alleneranno sulle piste retiche, che possono appunto offrire una superficie nevosa maggiore rispetto ad altri centri. Centri che, come quelli in Tirolo e in Baviera, sono venuti a Davos per capire se è possibile fare qualcosa di simile pure per le loro piste.
Grigioni sera
Grigioni sera 24.10.2017, 19:00
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