Lo "tsunami alpino" che causò la più grande tragedia mai vista nel Sopraceneri compie 500 anni. Era il 20 maggio del 1515, infatti, quando la diga naturale che si formò a nord di Biasca, dopo la frana del Monte Crenone, cedette. Il lago che lì si era formato scese a valle travolgendo tutto ciò che si trovava sul suo cammino. Secondo i testi dell'epoca, nella Buzza di Biasca morirono 600 persone.
L'inondazione seminò morte e distruzione fino al Lago Maggiore cambiando la morfologia del territorio. Alcuni piccoli comuni furono letteralmente spazzati via. Tutti i ponti sul fiume Ticino crollarono, compreso quello della Torretta di Bellinzona. Abbattute anche, parzialmente, le mura di Castelgrande.
Sul Monte Crenone, ancora oggi, si vede la ferita di allora. Per commemorare l'evento, l'Orchestra da camera di Lugano ha organizzato a Biasca un concerto alla Chiesa dei Santi Pietro e Paolo.
RedMM/Quotidiano
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Ricordando la Buzza di Biasca
Il Quotidiano 20.05.2015, 23:44