La compagnia aerea Swiss e le FFS si sono incontrate per capire se e per quanto tempo avrà ancora senso un volo Agno-Kloten, visto che con l'apertura della galleria del Monte Ceneri, a fine 2020, i tempi di percorrenza nord-sud si accorceranno ulteriormente. A riferire di queste discussioni è stato il SonntagsBlick.
Una notizia che non fa certo dormire sonni tranquilli alla Lugano-Airport SA (LASA), poiché un eventuale treno diretto Lugano-Kloten rappresenterebbe una pesante concorrenza per il volo da Agno verso lo scalo zurighese. Questo collegamento, spiegano le FFS al domenicale, è per il momento solo un’ipotesi, ma il portavoce di Swiss, Florian Fläming, ammette: “L'apertura della galleria di base del San Gottardo ha avuto conseguenze sul comportamento dei nostri clienti, tant'è che dallo scorso autunno abbiamo introdotto aerei più piccoli sulla tratta Lugano-Zurigo. Non è ancora chiaro quali conseguenze avrà l'apertura della galleria del Monte Ceneri, per cui non abbiamo ancora preso decisioni. Per chi vola da Agno a Zurigo per proseguire poi per un'altra destinazione, il volo da Lugano resta comunque interessante”.
La galleria di base del San Gottardo, spiega il sindaco di Lugano Marco Borradori, presidente del Consiglio di amministrazione di LASA, è ormai in funzione da qualche tempo “e non abbiamo riscontrato alcun calo di passeggeri su Zurigo: il 95% di chi prende l’aere da Agno per Zurigo, poi da lì vola nel resto d’Europa e del mondo”.
“Per finanziare lo scalo serve un volo di linea”
Se da un lato si cerca di ripristinare il volo su Ginevra, ora nubi scure potrebbero dunque stagliarsi all'orizzonte di quello per Zurigo. Secondo l'esperto di aviazione Andreas Wittmer, dell'università di San Gallo, autore di un'analisi dello scalo, bisogna quindi capire se c’è un'utilità per la regione nell’avere un aeroporto: “Senza voli di linea, ha ben poco senso, non è finanziariamente sostenibile. Un volo di linea è indispensabile per finanziare uno scalo regionale come Lugano”.
La piazza economica dovrebbe tendere la mano
Wittmer aggiunge che se il mondo economico garantisse in anticipo l'acquisto di un minimo di biglietti, almeno per un periodo di prova, questo potrebbe aiutare a garantire i voli di linea, compreso quello su Ginevra: "Ne abbiamo parlato con esponenti del mondo economico. Qualcuno è disposto ad andare in questa direzione, tutto dipende da che tipo di offerta viene fatta loro”.
Anche per Marco Borradori questa è un’ipotesi sensata, poiché il volo su Ginevra collega due piazze finanziarie con tempi di percorrenza nettamente inferiori a treno o automobile.
La concorrenza del treno
Il Quotidiano 31.03.2019, 21:00