L'aeroporto di Agno può sperare in un sostegno della Confederazione. Secondo piani dell'amministrazione federale lo scalo luganese potrebbe essere considerato di "particolare interesse pubblico". Anche se è ancora presto per capire quanto questo si possa tradurre in sostegno economico.
Entrando in dettaglio, una bozza del piano settoriale dell'infrastruttura aeronautica svizzera in elaborazione presso l'Ufficio federale dell'aviazione civile (UFAC) prevede una posizione privilegiata per due degli undici aerodromi regionali svizzeri. Lo aveva anticipato, ieri, domenica, la SonntagsZeitung, precisando che ad approfittarne sarebbero gli aeroporti di Berna-Belp e Lugano-Agno, in difficoltà dopo il fallimento delle compagnie Darwin e Skywork che garantivano ai due scali traffico e introiti.
Il vicepresidente di Lugano Airport Filippo Lombardi, ai microfoni della RSI, ha sottolineato l’importanza di questa circostanza, poiché “se la Confederazione riconoscesse tale ruolo si potrebbero fare altri discorsi per quanto riguarda la ripartizione di certi costi”, come sicurezza, tariffe, eccetera. Lombardi resta comunque prudente nel commentare un'evoluzione molto auspicata, anche se ancora con molte incertezze.
Il consigliere agli Stati spiega infatti che “cosa poi cambierebbe concretamente a livello finanziario, di regolamentazione o di esigenze non è ancora assolutamente chiaro”. Un portavoce dell’UFAC ha precisato che si saprà solo a fine anno se Agno e Belp godranno di una posizione giudicata di servizio pubblico. Sul domenicale intanto era già evidenziato lo scetticismo degli altri scali regionali che temono di perdere una fetta della torta del sostegno della Confederazione.