Eppur si muove, nel mesto via vai sotto un cielo plumbeo, a pochi passi dalla pista di decollo venerdì pomeriggio è stato presentato un progetto destinato se non a rilanciare perlomeno a far discutere sullo sviluppo dell'aeroporto di Lugano.
Al Municipio di Agno è stato depositato il progetto per realizzare un'infrastruttura a nord ovest del perimetro dello scalo, in direzione Strada Regina. Un progetto che prevede la realizzazione di hangar destinati al parcheggio degli aeromobili ed alla loro manutenzione nonché una zona di accoglienza ed uffici. Una struttura con un’ampia rimessa - come potete cogliere da queste immagini - proposta da una comunità ereditaria - i Terrani - proprietari dei terreni. Un nome nuovo tra quelli che in questi anni girano attorno all'aeroporto.
Un nuovo progetto per lo scalo di Lugano-Agno
Un progetto di hangar di cui l'Esecutivo di Agno ora dovrà verificare la conformità con il piano regolatore. Ma il progetto, che si trova all'interno dello PSIA (Piano settoriale dell’infrastruttura aeronautica) e obbliga anche il Municipio di Lugano, Lugano Airport SA e l'Ufficio federale dei Trasporti (a cui il progetto è stato altresì indirizzato) a ripensare se questo spazio adottato nel 2004 è ancora conforme all'attuale volume di traffico aereo.
Con una sentenza datata 11 luglio, la scorsa estate il Tribunale federale aveva congelato la realizzazione di nuovi hangar votati dal Consiglio comunale a maggio chiedendo un riesame della necessità in base al calo - negli anni - del numero di passeggeri.
Ora l'esame della nuova infrastruttura firmata dall'architetto Lucas Boltas da un lato sembra imporre una maggiore chiarezza pianificatoria, dall'altro indica uno diverso sviluppo dell'aeroporto che punta sull'aviazione privata, civile e non più di linea, se non a voli charter o low cost durante l'estate. Non è solo questione dei tanto discussi hangar, dietro al decollo o meno di questo progetto vi è una diversa idea del futuro dello scalo.
(m.h.)