“La situazione sul fronte delle predazioni da lupo in Ticino ha raggiunto una tale gravità che è diventato ormai più che urgente un intervento dell’Autorità politica per cercare di procedere, secondo le norme vigenti, con degli abbattimenti”. Lo scrivono oggi (martedì) in un comunicato congiunto Unione contadini ticinesi, Associazione per la protezione del territorio dai grandi predatori, Federazione dei consorzi di allevamento caprino e ovino, Società ticinese di economia alpestre, Giovani contadini ticinesi e Alleanza patriziale.
Secondo le organizzazioni agricole la misura è infatti colma, anche e soprattutto viste le oltre 200 predazioni di pecore e capre da inizio anno e il “salto” di livello con la predazione negli scorsi giorni di un vitellone sul Passo del Sole in alta Valle di Blenio.
“Senza un intervento deciso e concreto atto a evitare ulteriori stragi, le predazioni non potranno che continuare anche nel prossimo autunno e non potranno che portare alla chiusura di altre numerose aziende agricole e all’abbandono di molti alpi” si legge nella nota.
A questo proposito, le organizzazioni agricole citate hanno redatto una lettera indirizzata al Consiglio di Stato corredata da un dossier delle predazioni che verrà consegnata domani (mercoledì).
La situazione resta tesa anche nei vicini Grigioni, dove i branchi stabili sono ormai otto e, è sempre notizia di oggi, è stato autorizzato l'abbattimento di un esemplare.
RG 07.00 del 29.08.2022 - Grigioni, crescono ancora lupi e attacchi - Il servizio di Patrick Colombo
RSI Info 30.08.2022, 12:52
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