Ticino e Grigioni

M&A: due condanne per il maxi buco

Emessa la sentenza contro i vertici della società luganese che creò una voragine da 25 milioni

  • 19.04.2022, 11:59
  • 20.11.2024, 16:05
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Palazzo di giustizia a Lugano

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Di: Francesco Lepori 

Quattro anni e otto mesi di carcere (senza espulsione dalla Svizzera) per l’amministratore della M&A. Tre anni (22 mesi dei quali sospesi) per il dipendente della società luganese che, attraverso una serie di investimenti immobiliari, generò un buco di circa 25 milioni di euro.

È la sentenza emessa dalla Corte delle Assise Criminali, presieduta dalla giudice Francesca Verda-Chiocchetti. Il verdetto ha ridimensionato le richieste della procuratrice Chiara Borelli, che aveva domandato sei anni e mezzo (più l’espulsione dalla Svizzera per sette anni) e, rispettivamente, cinque anni e cinque mesi.

La Corte ha confermato la ripetuta appropriazione indebita legata alla perdita dei 25 milioni. Entrambi gli imputati, difesi da Elio Brunetti e Michela Pedroli, sono stati però prosciolti dall’accusa di ripetuta truffa per mestiere. L’imputato principale è stato assolto anche dall’ipotesi di riciclaggio.

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A processo per un buco milionario

Il Quotidiano 06.04.2022, 21:00

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