Anche il Ticino ha ricevuto mascherine contaminate da un fungo (Aspergillus fumigatus) distribuite dalla Confederazione a enti e Cantoni (vedi cronaca di giovedì), acquistate nel 2007 come stock proprio in vista di future pandemie. A Sud delle Alpi ne sono arrivate 1 milione e 338'000 in totale. 308’000 erano già state distribuite negli scorsi mesi in diversi settori: farmacie, ospedali, medici di famiglia per fare alcuni esempi.
Ora spetta all'Ufficio del farmacista cantonale il compito non semplice di recuperare almeno una parte di questo materiale: “Stiamo cercando – spiega il farmacista cantonale Giovan Maria Zanini – di recuperare il materiale che non è stato finora ancora usato: una parte l’abbiamo trovata, ma restano ancora 182'000 mascherine di questo lotto che verosimilmente sono già state utilizzate.”
I rischi, tuttavia, non preoccupano: “Va detto che solo una parte ridotta di tutto il quantitativo è interessato dalla contaminazione. Bisogna inoltre dire che questo fungo può causare dei problemi soltanto a persone con delle gravi compromissioni del sistema immunitario” prosegue Zanini.
Anche se il rischio è ridotto, sottolinea infine come non sia comunque "una buona cosa dare agli operatori sanitari una mascherina che contiene un fungo che poi può inalare.”
Milioni di mascherine da buttare
Telegiornale 10.07.2020, 22:00