Ticino e Grigioni

Niente ballottaggio a Bellinzona

Andrea Bersani scioglie le riserve e con il comitato del PLR decide di non sfidare Mario Branda, che diventa sindaco della capitale

  • 5 aprile 2017, 13:44
  • 23 novembre, 06:10
Bersani e il presidente sezionale Marco Nobile

Bersani e il presidente sezionale Marco Nobile

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A Bellinzona non si andrà al ballottaggio: il municipale del Partito liberale-radicale Andrea Bersani (che è stato nominato vicesindaco durante la giornata) ha sciolto le riserve e con il comitato ha deciso di non sfidare il socialista Mario Branda, che diventa quindi sindaco.

"Ho deciso di non correre per la poltrona di sindaco – ha affermato mercoledì Bersani, durante una conferenza stampa al Federale di Bellinzona –. Ho vissuto tre giorni molto intensi, dove ho messo sul tavolo i punti positivi e negativi di questa mia scelta. Il mio lavoro ha avuto un peso importante su questa mia rinuncia".

Bersani ha dichiarato di aver dato la sua disponibilità ma il comitato ha ritenuto che non vi fossero i presupposti, nonostante la maggioranza relativa del PLR. Di concerto, è stato quindi deciso di non lanciare la sfida.

La differenza tra Bersani e Branda è stata di 1'299 voti, il margine per tornare alle urne ci sarebbe stato. Gli altri candidati in lista lo avrebbero sostenuto: "Il sostegno dei suoi due colleghi di lista ci sarebbe stato – ha dichiarato il neo municipale Simone Gianini (PLRT) –. Non vuol dire che, dopo la rinuncia al sindacato, la città verrà trascurata dal Partito liberale radicale. Questa è stata anche una scelta responsabile per il benessere della Nuova Bellinzona". "La città ha bisogno di ripartire", ha concluso il presidente sezionale Marco Nobile.

MABO/ludoC

Dal TG12.30:

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