Ticino e Grigioni

Niente più cellulari a scuola: è la soluzione?

Ricreazioni passate a guardare lo schermo del telefonino anziché socializzare coi compagni - In Svizzera sempre più istituti ne vietano l’utilizzo

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Cellulari a scuola; problema o opportunità?

SEIDISERA 22.08.2024, 18:32

  • RSI
Di: SEIDISERA/RSI Info

Con l’inizio dell’anno scolastico, in molti cantoni svizzeri il tema del divieto dell’uso dei cellulari nelle scuole è al centro del dibattito. Istituti in diversi cantoni, tra cui Argovia e Zurigo, hanno già implementato regole rigide, spingendo altri a seguire l’esempio. Ma questo approccio sta davvero funzionando?

Durante la ricreazione, la scena di studenti intenti a rincorrere un pallone è stata sostituita da quella di gruppi di ragazzi con il capo chino sugli schermi dei loro smartphone. Un’immagine che, secondo molti insegnanti, è diventata insostenibile. A Neunhof, vicino a Baden, gli allievi delle superiori devono riporre i loro telefonini in una scatola all’inizio delle lezioni. Questa regola, estesa recentemente a tutto il campus, ha già mostrato effetti positivi. “Abbiamo notato una maggiore interazione tra gli studenti e speriamo di ridurre la pressione derivante dai continui stimoli digitali”, spiega il direttore Reto Geismann.

Per limitare l’utilizzo dei telefonini regole e divieti possono funzionare, spiega Tim Rohr, esperto del Servizio per la prevenzione delle dipendenze del canton Argovia, ma occorre spiegare sanzioni ed eccezioni. come pure fornire alternative valide di intrattenimento durante le pause.

La questione non riguarda solo gli istituti scolastici, ma è entrata anche nel dibattito politico. A Basilea, una deputata verde liberale ha sollevato il tema, mentre a Zurigo è stato un granconsigliere UDC a chiedere al governo di valutare un divieto a livello cantonale.

Un approccio più cauto in Ticino

Daniele Parenti, direttore del Centro di risorse didattiche e digitali cantonale, spiega che, pur riconoscendo il potenziale didattico del cellulare, la scuola preferisce educare a un uso consapevole e limitato del dispositivo. “Il cellulare può essere utilizzato per calcoli, ricerche e sondaggi, ma è difficile gestirne l’uso a causa delle troppe distrazioni che comporta”, osserva Parenti.

Negli ultimi anni, l’entusiasmo per l’introduzione delle tecnologie nelle scuole ha subito un’inversione di tendenza: “Abbiamo vissuto un periodo in cui sembrava che le tecnologie avrebbero risolto ogni problema scolastico. Ora sappiamo che non basta introdurre dispositivi tecnologici per migliorare l’istruzione. L’uso del digitale deve essere mirato e ponderato”, commenta Luca Botturi, professore in “Media in educazione” alla SUPSI.

Il dibattito continua ma è chiaro che il ruolo delle tecnologie nelle scuole, in particolare dei cellulari, deve essere rivalutato attentamente per garantire un ambiente educativo sano e produttivo.

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