Ci sono sempre più giovani e giovanissimi tra le diecimila persone prese a carico dall'Organizzazione Sociopsichiatrica Cantonale. Un disagio che la nuova pianificazione affronta in particolare con la creazione di dieci posti letto all'interno di un'unità di cura integrata per minorenni.
“Oggi in caso di necessità di presa a carico stazionaria i minorenni devono forzatamente essere ricoverati presso le cliniche psichiatriche per adulti, che però non sono specializzate per questa casistica, - ha detto in aula il relatore Matteo Quadranti - oppure presso il mini-reparto del servizio di pediatria e psico-pediatria dell’Ospedale civico di Lugano, laddove sono praticamente rinchiusi al 14.mo piano”
“Vengono richieste delle risorse supplementari.- ha invece dichiarato il gran consigliere Giorgio Fonio - Quattro milioni di franchi investiti per il nostro futuro affinché situazioni patologiche all’esordio non abbiano nell’età adulta a cronicizzarsi. Tutti i progetti verranno attuati facendo riferimento a risorse interne o andando a riallocare prestazioni già riconosciute".
Bene così, anche perché finanziariamente parlando la coperta è corta. “Questo punto di vista ci conforta, che il DSS si sia impegnato a conteggiare le nuove risorse richieste tra gli oneri inseriti nel P23 e nel P2024-2026”, ha dichiarato il gran consigliere Eolo Alberti.
“A dimostrazione e ulteriore conferma dell’importanza e della priorità dell’investimento in questo campo – ha affermato il direttore del DSS Raffaele De Rosa - il Consiglio di Stato ha indicato la disponibilità di consacrarvi anche eventuali residui che dovessero rimanere inutilizzati nell’ambito dei nuovi oneri da parte di altri dipartimenti. E questo penso che sia estremamente importante”.
Importante e sufficiente almeno per ora: tra guerra e pandemia infatti il disagio rischia di richiedere sempre più sforzi per tutte le fasce d'età.
“I servizi dell’OSC sono e saranno sempre di più estremamente sotto pressione. – ha invece affermato il Gran consigliere Danilo Forini - Il personale della CPC e del CARL ha dovuto affrontare due anni molto difficili per vie delle misure imposte dai piani pandemici. Si è corso molto, si corre oggi e si correrà domani, perché le risorse sono limitate e i problemi delle persone sempre tanti e complessi".
Riflessioni per domani, oggi la nuova pianificazione fino al 2025 è plebiscitata dal plenum all'unanimità.