Dopo il via libera di venerdì del Consiglio Federale al PoLuMe, il potenziamento dell'asse viario tra Lugano e Mendrisio, diversi comuni hanno reagito oggi – sabato – al via libera di Berna e ai dati che emergono dal rapporto ambientale appena pubblicato.
Il progetto dovrebbe costare 1,7 miliardi di franchi; il cantiere verrà aperto nel 2030 e dovrebbe concludersi nel 2042: dati che rendono bene l’idea della dimensione e dell’estrema complessità del PoLuMe. Un progetto che sta già suscitando un ampio dibattito, soprattutto poiché inserito in un contesto – quello della mobilità – in costante evoluzione.
Bissone soddisfatto, Mendrisio preoccupato
E tra chi ha accolto il via libera con grande soddisfazione, c’è il sindaco di Bissone Andrea Incerti, che ai nostri microfoni spiega: “Il nostro comune è uno di quelli che ha pagato di più: a causa dell’attraversamento è stato diviso in due con l’autostrada negli anni Cinquanta e Sessanta, e con i ripari fonici è stato ripetuto l’errore, tant’è che verranno tolti. Con questo progetto, il nucleo ritroverà il lago: potremmo fare un tutt’uno tra il nucleo, le barche e il lago e ridare quella bellezza che pochi comuni hanno e fare diventare più turistico che mai il nostro lungolago”.
Preoccupata invece la vicesindaca di Mendrisio, Francesca Luisoni: “I dubbi sul progetto che la città ha finora espresso restano, speriamo di essere coinvolti nel tavolo delle trattative”. Dubbi legati nello specifico “al progetto in sé e alle misure di compensazione proposte ma che secondo noi non sono sufficienti. La terza corsia non verrà costruita sul nostro territorio, ma è chiaro che le ripercussioni verso sud ci toccano in primo luogo”.
Migliora la qualità dell’aria ma…
Intanto emergono i primi dati del rapporto ambientale del PoLuMe. Cifre che ci dicono che, con o senza questo potenziamento autostradale, la qualità dell'aria nel Sottoceneri è destinata a migliorare, grazie all’evoluzione tecnologica dei veicoli, ma il calo degli ossidi di azoto dovrebbero diminuire ulteriormente con il progetto realizzato.
Il presidente della Commissione Regionale dei Trasporti del Mendrisiotto Andrea Rigamonti ricorda però che “quando si parla di impatto ambientale non si ha a che fare solo con le polveri fini, ma il tema è legato anche all’impatto sul paesaggio, alla riva del lago, alla pedonalizzazione di Bissone e allo spostamento della cantonale e alle piste ciclabili. Temi che riguardano il PoLuMe ma sui quali bisogna ancora lavorare”.
Il rapporto evidenzia inoltre che il 10% del traffico è costituito da mezzi pesanti e che la massa di veicoli crescerà del 5% nei prossimi vent'anni: quota che non dovrebbe cambiare con l'ampliamento autostradale. Un'ipotesi quest'ultima assolutamente non condivisa però dagli oppositori, secondo i quali più strade significa anche più traffico.
SEIDISERA del 17.12.2022: il servizio di Marcello Ierace
RSI Info 17.12.2022, 21:10
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