I prezzi delle camere degli alberghi ticinesi e grigionesi sono aumentati del 4-5% rispetto allo scorso anno. Una tendenza opposta rispetto alle altre regioni turistiche del paese, dove invece si sono registrate delle diminuzioni, come ha riportato la NZZ am Sonntag.
Ma secondo gli operatori, l'aumento dei costi è stata una risposta "naturale" alla legge della domanda e dell'offerta. "Negli anni passati, le ultime settimane di luglio non eravamo mai pieni. Quest’anno invece possiamo dire che abbiamo fatto un mese di luglio eccezionale", afferma Massimo Perucchi, vicepresidente di Hotellerie Suisse, sezione ticinese.
In albergo, spiega, "si lavora come nelle compagnie aeree, cioè quando gli alberghi sono vuoti, le stanze costano meno. Più si riempiono, più il costo della stanza sale. Avendo avuto gli alberghi tutti pieni, i prezzi delle stanze erano al massimo. Per questo ci risulta un 4-5% di aumento".
Secondo Elia Frapolli, consulente turistico indipendente, non si tratta comunque di un aumento significativo, quanto piuttosto di una stabilizzazione dei prezzi. In ogni caso, "è stata una scelta saggia", perché tornare ad alzarli in un secondo momento, dopo averli abbassati, sarebbe stato difficile.
Frapolli, inoltre, sottolinea l'eccezionalità della situazione anche analizzando la distribuzione dei turisti sul territorio. "Paradossalmente stiamo vedendo l’opposto di quello che accadeva prima del Covid-19, cioè sono le regioni più periferiche, le valli, la montagna ad essere prese d’assalto, e i centri cittadini invece fanno un po’ più fatica. Quindi direi di prendere con le pinze queste cifre perché siamo in un periodo davvero di transizione". La vera domanda, conclude il consulente, è come si stabilizzerà il tutto nei prossimi anni.
Alberghi più cari in Ticino
Il Quotidiano 02.08.2020, 21:35