Due imputati sono comparsi mercoledì davanti alla corte delle Assise criminali di Lugano per rispondere di una serie di rapine a mano armata messe a segno nel sud del Ticino, tra l’estate del 2014 e l’inizio del 2016, ai danni soprattutto di distributori di carburante.
Almeno dieci i “colpi” avvenuti o tentati da un 30enne svizzero, che ammette solo alcuni dei fatti. Alla sbarra anche un complice 32enne italiano, accusato di essere implicato in almeno quattro azioni.
La “carriera” del 30enne si è conclusa il 6 febbraio 2016 quando è stato ferito dalla polizia mentre tentava di prendere in ostaggio a Novazzano una commessa. In aula, il principale imputato si è avvalso della facoltà di non rispondere, ma ha lasciato intendere di volere cambiare vita, dopo aver espiato la pena.
CSI/RedMM/mas
Dal Quotidiano:
RG 12'30 del 26.04.17 Servizio di Daniela Giannini
RSI Info 26.04.2017, 14:35
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