Ticino e Grigioni

Reazioni più frequenti fra i giovani

Effetti collaterali del vaccino, il professor Ceschi: in grande maggioranza "eventi benigni che passano da soli in uno o due giorni"

  • 26 giugno 2021, 20:12
  • 20 novembre, 20:09
03:02

CSI 18.00 del 26.06.2021 L'intervista di Agata Galfetti al professor Alessandro Ceschi

RSI Info 26.06.2021, 20:00

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Di: CSI/pon 

"Sono un paio di migliaia le segnalazioni di reazioni avverse dopo la vaccinazione contro il Covid-19 raccolte a livello nazionale", afferma il dottor Alessandro Ceschi, direttore medico e scientifico dell'Istituto di Scienze Farmacologiche della Svizzera Italiana, che ha il mandato di analizzare gli effetti collaterali. "Fondamentalmente il quadro conferma quanto osservato negli studi che hanno portato all'omologazione dei vaccini, in particolare nel rapporto fra benefici e rischi". Accanto a dolori o arrossamenti nel punto dell'iniezione, sono frequenti "mal di testa, stanchezza, febbre". Si tratta però, precisa Ceschi, di "eventi benigni che passano da soli in uno o due giorni e nel peggiore dei casi costringono a letto per un giornata".

In Ticino somministrate da gennaio oltre 300'000 dosi, in Svizzera più di 6 milioni

In Ticino somministrate da gennaio oltre 300'000 dosi, in Svizzera più di 6 milioni

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Fra i giovani - che hanno cominciato da poco a ricevere il vaccino - questi effetti sono più frequenti che fra gli anziani e si sono osservati alcuni casi di infiammazione del muscolo cardiaco, nei maschi in particolare: "Una correlazione con il vaccino sembra delinearsi", conferma l'esperto, ma si tratta comunque di "casi rari e con un decorso tipicamente benigno".

Non è questo, comunque, a spiegare la minore adesione dei giovani alla campagna vaccinale, quanto piuttosto che "il beneficio individuale del giovane nel vaccinarsi è più basso che per l'anziano", spiega Ceschi, perché il "rischio di avere un decorso grave della malattia è più basso". La sicurezza del vaccino, "posso tranquillizzare, è buona", conclude.

In Ticino, aveva svelato venerdì il farmacista cantonale Giovan Maria Zanini, solo nei giorni scorsi dopo 300'000 dosi somministrate si è verificato il primo vero caso di schock anafilattico. La persona è stata soccorsa e sta bene.

I dati raccolti da Swissmedic e aggiornati a metà giugno

I dati raccolti da Swissmedic e aggiornati a metà giugno

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I dati di Swissmedic

All'ultimo aggiornamento di metà giugno, Swissmedic aveva esaminato 2'944 episodi di reazioni avverse, 1'901 dei quali (il 64%) non gravi, su 7'738 reazioni notificate. Questo su un totale di oltre 6 milioni di dosi inoculate. I casi sono più frequenti con il farmaco di Moderna che con quello di Pfizer/BioNTech (Corminaty) e fra le donne piuttosto che fra gli uomini. Le persone colpite avevano in media 62,5 anni (66,1 per i casi seri). Sono 97 le persone decedute a differenti intervalli di tempo dalla vaccinazione, avevano in media 81,1 anni e, per la maggior parte, soffrivano di patologie pregresse. Questi casi sono stati "analizzati con particolare accuratezza": l'associazione risulta essere solo temporale e le morti sono state causate, in base alle conoscenze attuali, da malattie già esistenti oppure da infezioni o eventi cardiovascolari indipendenti dalla somministrazione.

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