Gli effetti indesiderati dei vaccini anti-Covid rilevati in Svizzera non incidono sul rapporto rischi-benefici positivo dei due preparati utilizzati (Pfizer/Biontech e Moderna). Lo sottolinea un comunicato diffuso venerdì dall'Istituto per gli agenti terapeutici Swissmedic.
In collaborazione con i centri regionali di farmacovigilanza (soprattutto con il centro di riferimento ticinese presso l'EOC), Swissmedic fino al 6 aprile ha esaminato 1'174 notifiche di sospette reazioni avverse in relazione alle vaccinazioni contro il virus SARS-Cov-2. Le segnalazioni confermano il profilo di effetti collaterali noto dagli studi di omologazione e menzionato nell'informazione sul medicamento, precisa la nota.
Secondo le informazioni dell'UFSP, fino al 4 aprile sono state somministrate in Svizzera circa 1,6 milioni di dosi di vaccino e quasi 604'000 persone sono state completamente immunizzate. Si è rilevato un tasso di notifica approssimativo pari a una segnalazione ogni 1'000 dosi iniettate, riferisce Swissmedic.
In gran parte i casi riguardavano le donne (quasi 69%), e molto meno gli uomini (28%). Per alcuni (3%) non è stato indicato il genere. Le persone colpite avevano in media 65 anni. Il 42% aveva un'età pari o superiore ai 75 anni. Due terzi delle notifiche (778) sono state classificate come non gravi. Nei casi gravi (396) l'età media era di 70 anni. Le persone colpite non hanno però corso alcun pericolo.
Le reazioni più frequenti segnalate nei casi gravi sono state febbre, dispnea, emicrania, herpes zoster, reazioni anafilattiche vomito, affaticamento, ipertensione, infezione da Covid-19 e vertigini.
In 55 casi gravi le persone sono decedute a differenti intervalli di tempo dalla vaccinazione. I morti avevano in media 84 anni e, nella maggior parte dei casi, gravi patologie pregresse. A provocare il decesso sono state malattie che si manifestano a prescindere dalle vaccinazioni, come infezioni, eventi cardiovascolari o affezioni polmonari e respiratorie. Nonostante un'associazione temporale con la vaccinazione, non vi sono in nessun caso indizi concreti che la causa del decesso sia stata la vaccinazione.
Le autorità di controllo dei medicamenti di altri Paesi e l'OMS hanno ottenuto risultati simili.
Scagionato anche AstraZeneca
Anche per quel che riguarda il vaccino a vettore virale di AstraZeneca, secondo quanto riferito mercoledì dall'Agenzia Europea per i medicinali (EMA), il bilancio tra benefici e rischi resta “positivo”. "Non è stato mostrato un nesso con l'età" tra gli eventi rari di trombosi ed il vaccino anglosvedese ha inoltre sottolineato l’Ente.
Confermati i dubbi su AstraZeneca
Telegiornale 07.04.2021, 22:00